Cuore, tenebra. Sangue, sudore.

Anni '70, droga, dolore e dance.

Il suono di un gong introduce le tracce in questo irrequieto Inferno. Benvenuto nel girone della lussuria.

La perfetta antitesi.

Il ritmo striscia euforico e viscido sotto la pelle come ad elevare questo tripudio a paradiso, quasi a voler esorcizzare i tuoi drammi.

Soldi, donne, potere. Fiamme attorno noi che ardono, ma adesso spegnile danzando su di esse, o se preferisci brucia una volta per tutte.

"Do Hell!" esclama il forsennato padre del fuoco, mentre i cori femminili svaniscono tra un riff funky ed un giro di basso trascinante.

Simpatica l'idea di inserire una cover del tradizionale When The Saints Go Marchin' In all'interno di un disco chiamato così.

Trovano spazio anche tre pezzi precedentemente resi famosi dal padrino del funk, quali Please, Please, Please (in una versione latina con tanto di frasi in spagnolo tra un verso e l'altro), I Can't Stand It, ed una Lost Someone piú veloce ed accattivante.

Il demone sulla tua spalla sta danzando.

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