Come fa a descrivere le donne così bene?
Penso a un uomo, e gli tolgo razionalità e affidabilità.
Un ritratto di un uomo scorbutico, antipatico, villano, pieno zeppo di complessi, maniaco dell'igene e razzista. Ecco chi è Melvin (Jack Nicholson) il protagonista di "Qualcosa é Cambiato", opera che insieme a "Voglia Di Tenerezza" spicca nella breve filmografia di James L. Brooks per intensità e bellezza.
Stavolta Brooks firma una sceneggiatura originale insieme a Mark Andrus, una commedia brillante e riuscitissima sul tema della diversità che arricchisce, sul cambiamento e sulla ricerca nella vita di affetto e d'amore che ci possono essere dati dalle persone che più ignoriamo o meglio che consideriamo in modo superficiale e con pregiudizio. Se avete amato "Voglia Di Tenerezza" e il suo linguaggio molto semplice e discreto amerete anche questo film.
"Qualcosa é Cambiato" è una pellicola imprevedibile, ricca di riflessioni su molti temi per tutti molto importanti, l'amore, l'amicizia e la solidarietà; nuovamente Brooks non usa minimamente la solita retorica e non catechizza lo spettatore su come si deve vivere, come nel film del 1983 l'assenza di un giudizio superiore e marcatamente fastidioso contribuisce a rendere la storia di Melvin leggera ma allo stesso tempo coinvolgente. Il protagonista che ci viene presentato all'inizio è un antieroe che sprigiona un'antipatia infinita, è "un pessimo essere umano" odioso e pieno di sé che tratta gli altri come oggetti di poco conto, comparse nella sua ordinaria esistenza che devono sempre essere uguali a come lui li vuole: giudicati con sentenza definitiva senza possibilità d'appello. Ecco che il vicino gay (Greg Kinnear) è oggetto di continue osservazioni pesanti sulla sua vita e sul suo modo di essere, il suo cane viene costantemente preso di mira e addirittura buttato nell'immondizia "Qui siamo a New York: se ce la fai qui, ce la puoi fare ovunque.", a sopportarlo solo la cameriera (Helen Hunt) del ristorante in cui abitualmente fa colazione. Ma la vita di Melvin un giorno cambia in modo inaspettato e tutta la falsa identità che questo scrittore di romanzi rosa s'è costruito negli anni inizierà a cadere lentamente a pezzi.
James L. Brooks torna a lavorare con Nicholson e sarà nuovamente Oscar per l'attore che ci regala una delle sue interpretazioni migliori;a poco a poco farà emergere la vera personalità di Melvin, che è in realtà una persona ipersensibile con un disperato bisogno di certezze nella sua vita, ha paura degli affetti e per questo non vuole accettare gli altri e preferisce tenerli lontani e solo nella finzione letteraria trova i suoi equilibri e la sua sicurezza. Ricorda un altro personaggio letterario e cinematografico molto celebre, Holly Golightly la protagonista di "Colazione Da Tiffany". Anche lei si è costruita un personaggio finto e apparentemente vincente per affrontare la vita e nascondere agli altri la sua triste storia, anche lei alla fine dovrà cambiare per forza per poter vivere veramente.
Ottime le recitazioni di Helen Hunt (anche lei premio Oscar) e Greg Kinnear, incredibile il piccolo cane anche lui tra i protagonisti. Dialoghi brillanti e grande ritmo rafforzano la storia, perfetta e fluida la regia. Un grande film.
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