Buio, un uomo riprende i sensi in una sudicia vasca. L'uomo si chiama Adam Faulkner è un fotograto e insieme al dottor Lawrence Gordon è stato rapito senza un apparente motivo,a complicare ancora di più la situazione è la presenza di un cadavedere con la testa squartata e una pistola in pugno posto tra i due uomini. I dubbi durano però poco,Lawrence è infatti il primo a intuire l'identità del loro sequestratore. Si chiama John Kramer ma è balzato agli onori delle cronache con il soprannome di Enigmista;John è un serial killer ma un serial killer sui generis. Egli rapisce le sue vittime e le sottopone a delle assurde prove,ma sarebbe più giusto definirle dei giochi con il preciso scopo di far capire loro il reale valore della vita, verso la quale essi si sono comportati in maniera ingiusta. Di fatto egli non compie mai l'atto dell'omicidio sono infatti le stesse vittime a infliggersi la morte una volta finito il gioco proprio perchè non hanno saputo portarlo a termine nella maniera corretta. I due protagonisti hanno ora capito la gravità della situazione in cui si trovano l'Enigmista vuole mettere alla prova Lawrence egli dovrà uccidere Adam nel giro di otto ore,se ci riuscirà sarà libero,se fallirà la sua famiglia verrà uccisa.
Sarebbe un crimine continuare a raccontare la storia di un film che merita di essere gustato non soltanto per una sceneggiatura magistrale organizzata su una trama al tempo stesso semplice ma originale proprio per la sua brutale semplicità. Saw è infatti il manifesto di un nuovo approccio al film horror, un approccio legato a filo doppio con una filosofia low-budget e indie per utilizzare un termine musicale. I soldi investiti nel film sono sull'ordine delle migliaia di dollari a fronte di un ritorno commerciale in termini di incasso e pubblicità ben più grande di un qualunque horror organizzato con cifre da blockbuster. Il film poi è organizzato, strano a dirsi, non su elementi splatter (l'unica scena vicina a questo stile coinvolge i due protagonisti e una sega e le torture delle precedenti vittime del serial killer sono solo velocemente accennate) ma su una continua tensione che accompagna lo spettatore dal primo all'ultimo minuto fino a sviluppare un vero e proprio sentimento di empatia con i protagonisti come se lui stesso fosse sottoposto a uno dei tanti giochi dell'Enigmista.
Lo stesso Enigmista è un cattivo cinematografico unico nel suo genere. John Kramer non agisce in maniera irrazionale o spinto da qualche impulso basico come la vendetta, egli ha uno scopo che potrebbe quasi essere definito benefico, desidera migliorare le sue vittime non facendo loro più commettere i precedenti errori. E' dotato perfino di un codice morale che lo porta a fornire loro tutti i mezzi per salvarsi starà ai "giocatori" poi utilizzarli nella maniera più adatta per ottenere la libertà. L'Enigmista passerà dunque alla storia come il cattivo degli anni '00 come colui che risiederà nei nostri incubi per molto tempo prendendo il posto lasciato libero da personaggi come Freddie Krueger e Jason Voorhes ma sopratutto passerà alla storia come l'antieroe di uno dei migliori film horror degli ultimi 10 anni.
Carico i commenti... con calma