ETIMANYD.

Alzo le tapparelle in camera mia.
Stamattina è una bella giornata di sole anche se piove a dirotto. Sono contento e felice di questa primavera ormai alle porte anche se il freddo e il gelo non diminuiscono manco a pagare. Gli uccellini sui rami fanno cip, i cani sulle aiuole fanno bau e io pure, appena alzato, faccio prot.
Metto su il mio caffè d'orzo, accendo l'incenso al ging-sen e metto nel lettore l'ultimo CD dei Jamiroquai (acquistato in 4 copie, sia mai che ne rovinassi una!) e dico: ma che fffigata pazzesca (con tre "f")!!.
Finalmente questo cantante con la vulva di sua madre ancora attaccata in testa (gli è rimasta ancora dalla nascita?! Possibile che nessun intervento sia riuscito a levargliela di dosso?! Apriamo una petizione? Chi ci sta? Io 20 euro li metto volentieri...) ha fatto un disco originale, unico nel suo genere, con arrangiamenti innovativi e soprattutto mai sentiti.
Un disco che dici subito: ohcazzo, era ora!
Finalmente sonorità perfettamente allineate a questo 2006 con accordi mai banali e soluzioni sonore e armoniche addirittura in anticipo sui tempi.
Un disco assolutamente NECESSARIO per la grossa parte di originalità che esprime da tutti i pori e che lo pone tra i migliori acquisti dell'anno.
Assolutamente irresistibile tanto che accenno pure a ballare in mutande al centro della stanza.
Ulla e Katrine, due bionde playmate da urlo che dormono nel mio letto, mi chiedono di abbassare il volume e che vogliono dormire ancora per recuperare le forze dopo la cavalcata teutonica di stanotte.
Abbasso la musica senza fare domande anche se qualcosa "mi suona strano".
Chi cazzo sono quelle due?
Mi guardo allo specchio e mi vedo aitante, snello e fascinoso come Brad Pitt.
Mi abbasso le mutande e mi trovo un colosso di Rodi turgido e irremovibile tra le mani (mi servono entrambe per sostenere il peso!).
Apro l'armadio e vedo solo camice traslucide con bottoni argentati, pantaloni in pelle e borchie e sciarpette di raso traforate.
Ma che cazzo succede?!
Vado verso la libreria e la trovo completamente vuota, solo strumenti ginnici tipo pesi, molle varie e panche fitness appese alle pareti.
Chiamo Stronko per il giretto quotidiano e mi si avvicina un gattino a pelo d'angora tenero e pacciocone, tutto coccoloso e pomicione.
Porcaccia troia, adesso è chiaro.
Me ne torno a letto e basta.
E d'ora in poi andassero a farsi fottere sti cazzo di "sogni al contrario". Tempo due ore e al risveglio tornerà tutto come sempre: soliti riti, solita giornata di merda, solito caffè scuro, solite sigarette, solito Stronko e solita musica del cazzo a "farmi compagnia".
Nel bene e nel male.

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