Eccolo. Un film per la famiglia. Una storia per bambini ma anche per adulti.

Questo "The Water Horse-La leggenda degli abissi" riesce a tenere lo spettatore con il fiato sospeso fino all'ultimo secondo. Tratto dall'omonimo libro di Dick King Smith e diretto da Jay Russell, la pellicola è stata per me qualcosa di sorprendente. Deluso dalle mezze ciofeche in ambito fantasy (vedi il secondo capitole di Le cronache di Narnia) mi sono avvicinato a questa pellicola con il timore di buttare due ore. Invece, nonostante qualche difettuccio ci sia, questo lungometraggio made in England mi ha convinto ed ha convinto anche i critici che lo hanno accolto in maniera positiva.

Due turisti giungono in un paesino. Qui incontrano un anziano che dice di sapere la vera storia riguardante il famigerato mostro di Loch Ness. Ecco che attraverso un flashcbak ci vengono narrate le avventure di Angus MacMorrow (il giovanissimo Alex Etel) che rinviene un uovo che successivamente rivelerà la presenza di un mostriciattolo marino. Dopo averlo ribattezzato Crusoe, il nostro piccolo avventuriero diventerà amico della creatura e si verrà a creare un legame sempre più inscindibile...

Ambientato durante la seconda guerra mondiale, "The Water Horse" pone al centro dell'attenzione i legami affettivi. Angus vede suo padre partire per la guerra e perde un punto di riferimento fondamentale. Per questo motivo vede in Crusoe il suo nuovo "amico". Vivere a contatto con i militari che si insediano nella sua casa e senza l'appoggio della figura paterna è per Angus molto difficile da accettare. Grazie all'aiuto di sua sorella Kirstie e dell'inserviente Lewis (Ben Chaplin), supererà questo momento di difficoltà.

Jay Russell fa il suo compitino dietro la cinepresa, senza strafare ma anche senza dimostrare talento. Se questa sua opera verrà ricordata sarà soprattutto per una sceneggiatura, firmata Robert Jacobs, che sa divertite ma anche commuovere e l'altro punto forte del film sta essenzialmente negli effetti speciali curati dalla Weta che fanno sembrare Crusoe assolutamente reale. Forse uno dei "mostri" meglio riusciti del cinema degli ultimi anni.

Passando ad analizzare quelli che sono invece gli aspetti negativi non si può non soffermarsi su delle scelte quantomento discutibili:innanzitutto la lunga scena finale. Drammatica, spettacolarizzata, quello che volete ma tirata troppo per le lunghe. Nonostante poi degli episodi convincenti (vedi la scena dell'inseguimento all'interno della casa) il film è bilanciato da altri meno entusiasmanti:non riesco a capire come da un momento all'altro il buon Crusoe cresca a dismisura con un solo pasto...

Nonostante non apporti nulla di nuovo al genere, The water horse è un buon film di intrattenimento per bambini ed adulti con dei sottosviluppi guerriglieri forse un po' fuori luogo. E' comunque un'opera cinematografica genuina e "fresca" che merita sicuramente una chance.

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