"Mystery White Boy" è La raccolta-testimonianza delle esibizioni di Jeff Buckley per antonomasia. L'unica che sia degna di lode. L'unica che oltre all'aspetto meramente commerciale, sia provvista anche di materiale pressappoco (e contestualmente) impeccabile.

Questo è il risultato.

Ma c'è anche un disco bonus. Un piccolo EP - rilasciato nella versione australiana - che ci concede non solo un encore, bensì la parte complementare dell'opera.

Tre brani che ultimano egregiamente la silloge. Una interessante reinterpretazione di "That's All I Ask" di Nina Simone, la quale, molto influente sul nostro, era spesso omaggiata durante le sue esibizioni. L'immancabile "Lover, You Should've Come Over", tratta dal live À L'Olympia: probabilmente la versione migliore della nota ballata di "Grace". E "So Real", altro classico-che-non-poteva-mancare di cui tutti tutti sentivano la mancanza nel disco edito agli a-australiani ("a" privativa).

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