Il 1968 è di certo uno degli anni più esplosivi della storia del rock e coincide con l'apice del periodo d'oro del gruppo di San Francisco.

Registrato in varie sessioni tra un'esibizione e l'altra, 'Crown Of Creation' nasce senza un particolare obiettivo prefissato se non quello di dare un degno successore all'ottimo "After Bathing At Baxster's", uscito meno di un anno prima. Ne nascerà quello che molti considerano il loro capolavoro.

Gli Airplane propongono un convinto rock psichedelico ma con radici che affondano nel folk americano, non limitandosi infatti all'uso della sola chitarra elettrica, come ben si evince dalla prima parte dell'LP. Da notare "Triad", bella canzone sull'amore a tre scritta da David Crosby originariamente per i Byrds i quali giudicarono il contenuto troppo spinto per il gruppo, inducendo l'autore a cederla ai Jefferson, ben più adusi a tematiche all'epoca poco convenzionali. Il ritmo riprende quota con le ottime "Star Track" e "Share A Little Joke", in cui l'intro della chitarra di Jorma Kaukonen è a dir poco memorabile.

La carica aumenta ulteriormente nelle quattro canzoni che caratterizzano la seconda parte, da "if You feel" fino alla spigolosa "Greasy Heart", senza cali nè di tensione nè di qualità, qui veramente ai vertici, e non solo del gruppo. La chiusura è per un'assai lisergica "The House at Pooneil Corners", molto vicina alle atmosfere di "After Bathing". La chiave del disco è da ricercare nella capacità di miscelare le tante voci (ben quattro) del gruppo in un impasto sonoro quasi perfetto e nel saper mettere a frutto le elevate doti tecniche individuali sia in fase di composizione che di esecuzione.

Un album figlio del suo tempo, nei suoni e nelle tematiche, ma ancora molto forte all'ascolto, gradevole e senza derive eccessivamente psichedeliche fini a se stesse che vadano a scapito della forma delle composizioni, che infatti si mantengono brevi, a tutto vantaggio della fruibilità.

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