Caro Jerry,
Sono sempre stata una tua fan fin dai tempi degli Alice in Chains. Mi sono innamorata di "Dirt", delle stupende melodie vocali che tu e il compianto Layne sapevate imbastire su quel tessuto sonoro unico e morboso, impreziosito dal tuo chitarrismo di classe: speciale sia quando affondavi la lama con riff chirurgici e intensi, sia quando rendevi l'aria rarefatta con accordi soffici. I'd like to fly but my wings have been so denied.
Una volta appurato che gli Alice in Chains non sarebbero più tornati, ho seguito con entusiasmo la tua carriera solista, alla ricerca di quelle irripetibili sensazioni. Sia "Boggy Depot" che "Degradation trip" li ho apprezzati parecchio, in particolare quest'ultimo. Forse perché commossa dalla sua uscita pochi mesi dopo la triste morte di Layne, pezzi potenti come "Castaway" o "Hellbound" e malinconiche ballate in stile Jar of Flies come "Solitude" o la funerea "Gone" occuparono ampio spazio nella mia playlist di quella estate.
So che i tuoi album solisti non hanno avuto un grande successo, e ciò credo ti sia dispiaciuto parecchio. Che vuoi farci, vecchio mio: mala tempora currunt. Lasciami però darti un consiglio, da vecchia amica. Il tuo posto nella storia del rock l'hai conquistato con gli Alice in Chains, e credo che anche le royalties di quegli album non siano malaccio. Mi spieghi chi te lo ha fatto fare a riformare la band senza il tuo caro amico Layne? Non bastava la reunion per un po' di concerti: adesso leggo che registrerete un nuovo Unplugged (della serie: raschiamo ulteriormente il barile...) e che - udite udite - cercherete di produrre pure materiale inedito! Proprio tu che in questo album cantavi "Chalking up my dead friends / and loved ones long gone"..... Ti scongiuro Jerry: ferma questa giostra impazzita finché sei in tempo. Here they come to snuff the Rooster....
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