Affascinato sempre più dai suoni estatici e malinconici dello Shoegaze, Justin Broadrick nel progetto a nome Jesu, ha messo in mostra un Ambient-Rock intenso e riflessivo, lontano dai ritmi cupi, ossessivi e "industriali" dei Godflesh, lasciando solo un ricordo sbiadito del suono della sua Band precedente nella sperimentazione di base dell'LP omonimo del 2005, capitolo fondamentale della sua carriera, dove le chitarre subiscono una sorta di mutazione e transizione della sua musica, uno smarrimento nella mente dell'ascoltatore che rende il suono delle chitarre taglienti e sognanti allo stesso tempo, sfociando al limite della composizione Post-Rock.
Il buon Justin si è dedicato negli ultimi anni alla pubblicazione di vari EP, un formato breve e apprezzabilissimo, che si rivela spesso azzeccato ed efficace per gli artisti, consentendo di dosare le proprie idee, evitando eventuali forme di prolissità in un ipotetico album.
"Why Are We Not Perfect?" è uno di questi, pubblicato inizialmente nel 2007 in uno Split con Eluvium in formato vinile per la Temporary Residence e nell'anno successivo con i soli brani dei Jesu con due versioni alternative di due dei brani già contenuti, per la Hydra Head.
Il più melodico, diretto e soprattutto semplice dei lavori di Broadrick, difficile affermare che una sua opera contenga tre vere e proprie "canzoni", ma ci troviamo nel caso più vicino per poter dire ciò. "Farewell", "Blind And Faithless" e la Title Track spiazzano del tutto i fan di vecchia data, tre canzoni di pura bellezza cristallina che vien voglia di ascoltare a ripetizione, da considerare come un trittico unico, tra sognanti suggestioni in stile Slowdive con timide e dolci percussioni in sottofondo condite con la giusta dose di elettronica il tutto in una rassegnata poetica che rappresenta un po' l'umore della post-modernità.Dalla rabbia degli esordi ne son passati di anni per il genietto di Birmingham, al punto da chiedersi in tono dimesso e malinconico il perché non siamo perfetti...
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