Chi erano i Jethro Tull quando non avevano ancora scritto "Aqualung"? Chi erano quando capolavori come "Stand Up" o "Thick As A Brick" non erano ancora nemmeno stati pensati?
Nel 1968 il progressive rock non era ancora nato, era in gestazione, in stato embrionale, ma era già destinato ad esplodere. I Jethro Tull al loro esordio sono lontani anni luce dai dischi che sarebbero venuti in seguito. "This Was" è un perfetto esempio di Folk Rock impregnato di Blues e Jazz, con spiragli di quello che poi diventerà Hard Rock. Tutto il disco è fortemente incentrato sul flauto di Ian Anderson e sulla chitarra di Mick Abrahams. Già si possono notare le grandi doti di compositore e scrittore di Anderson, che con il suo flauto riesce a padroneggiare qualsiasi tipo di situazione, sia in chiave solistica, che in accompagnamento con il resto del gruppo. Il sound del gruppo è già forte e compatto, e lo si capisce fin dalle prime battute di "My Sunday Feeling", dove si riconoscono tutti gli elementi della band. La canzone è diretta e la voce di Anderson contribuisce a darle una forte impronta folk popolare. L'armonica e il basso di Glenn Cornick sono gli strumenti principali di "Some Day The Sun Won't Shine For You", brano a metà tra blues e jazz, incontro/scontro che ritroveremo spesso all'interno dell'album. Sullo stesso binario viaggia "Beggar's Farm", ma quest'ultima appare decisamente più incisiva, mettendo in risalto l'abilità di Anderson al flauto. Belle atmosfere folk per la cortissima "Move On Alone", che a differenza del brano precedente mette in risalto la chitarra di Abrahams. La successiva "Serenade To A Cuckoo" è un lungo strumentale da gustare in tutta calma. L'abilità di Abrahams si vede tutta, così come quella di Anderson. Cornick e Clive Bunker portano bene il tempo con basso e batteria rendendo il pezzo intenso come pochi. Sonorità più Hard si toccano con la successiva "Dharma For One", che parte con temi folk, passa per un piccolo assolo di Abrahams e continua con un grande assolo di batteria di Bunker. Solo al termine ritroviamo la chitarra per un ultimo vagito intensissimo. Uno dei brani che più si avvicinano a quello che sarà il rock progressivo dei lavori successivi. Ancora folk/blues con "It's Breaking Me Up", che riprende l'armonica ascoltata qualche brano addietro. Bello anche qua il solo di chitarra. "Cat's Squirrel" è il brano più Hard del disco, dove la vera protagonista è ancora una volta la chitarra di Abrahams, tra assoli bluesggianti e riff tipicamente Hard Rock. Siamo alle battute finali del disco, e il gruppo ha già detto molto. Lasciamo il giusto spazio ad Anderson e i suoi strumenti a fiato nella scanzonata "A Song For Jeffrey", e chiudiamo in bellezza con la brevissima "Round".
Un grande esordio. Era nell'aria che il gruppo sarebbe stato destinato a qualcosa di grande. La componente folk nei Jethro Tull è sempre stata presenza costante, però mai come in questo lavoro c'è stato tanto omaggio a questo genere. Soprattutto se lo si paragona ai lavori più recenti.
Carico i commenti... con calma