Incantevole. Come le moine e le smorfie di una bimba che non accetta le ragioni dei grandi.
Mmm... un po' buonista come incipit, ma, del resto, è difficile non parlare di bambini per questa bizzarra Folk-Singer: l'hanno definita una "Bjork allo Zecchino d'Oro" e, tutto sommato, l'hanno azzeccata abbastanza. Della islandese ricorda i vecchi tempi (a me vengono in mente gli Sugarcubes) quando più spesso ciondolava infantilmente nelle melodie per poi passare a mezze-urla a squarciagola nei ritornelli.
La materia plasmata è, però, il Folk americano e il Mood è quello del Blues: niente sapori di terra o di whisky, tuttavia, perchè tentando di riprodurre la visione del mondo di una bambina gli angoli si smussano, melodie e atmosfere si addolciscono.
Per completare il quadro mancano due elementi.
Innanzitutto alla chitarra si sostituisce l'arpa (!), che viene però suonata in modo alquanto insolito, più similmente a una chitarra Folk appunto; l'effetto è piacevolissimo e azzeccatissimo.
L'ultimo elemento del mosaico sono i testi: come ammette la stessa Newsom, l'attenzione principale è al ritmo delle parole, che dunque sono spesso bizzarre e costruiscono quadri che lo sono altrettanto, come i disegni infantili (perdonate l'insistenza!) in cui il linguaggio visivo può non essere 'corretto', ma le sensazioni evocate sono nondimeno chiare e forti.
Voto: mi viene da darle 4 e non so perchè... boh? sarà una questione di gap generazionale... ma no! 5!
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