Da un remoto angolo della memoria affiora un nome, è solo una traccia, un vago ricordo. Soffio via la polvere dall'almanacco dei giorni andati, a poco a poco torna alla luce quel nome che per qualche ragione non si è fatto dimenticare: Joe Egan, una fugace meteora nel firmamento del rock.
Nei primi anni '70 era in un gruppo folk-rock assieme a Gerry Rafferty (poi autore dell'evergreen "Baker Street", ricordate?). Nel 1979 esce col suo primo album solo, dopo un silenzio di tre anni impostogli a livello contrattuale. Nemmeno Wikipedia ha le idee chiare sul titolo di quest'album, visto che nell'unica pagina dedicata a Joe Egan lo chiama "Back on the Road" nelle note biografiche (e così infatti lo ricordavo) e "Out of Nowhere" più sotto nella discografia.
Comunque sia, questo lavoro contiene dieci canzoni oneste e genuine, tutte imperniate sulla formula voce più chitarre acustiche, sostenute da una sezione ritmica sobria ma efficace - basso e batteria - e con le parti solistiche affidate alle chitarre elettriche. Insomma, dieci sane dosi di musica cantautoriale dove si avvertono qua e là venature folk e country-rock.
Sicuramente un gioiellino la prima canzone del disco, "Back on the Road", uscita anche come singolo. All'epoca ottenne un certo successo e si fece notare assieme alla voce discreta e suadente di questo cantautore scozzese. Gli altri brani si lasciano ascoltare, tra un riff ostinato ("Why Let It Bother You"), vaghi accenti blues ricavati dalla slide guitar ("Pride"), il tempo vivace e sostenuto di "Leavin It All Behind" - l'unico episodio segnatamente rock dell'album -, fino al tono nostalgico della conclusiva "Out of Nowhere".
Ha il fascino dei minori, Joe Egan: una scintilla nell'universo del rock. A questo album, che non è stato ripubblicato su cd, fa seguito un secondo lavoro, uscito nel 1981. Poi, più nulla.
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