Intanto perchè Joe Jackson??.... Perchè lo adoro, lo trovo un genio sottovalutato e perchè su DeBaser di lui c'è poco.... Perchè "Big World"??.... Perchè è l'ultimo vinile che ho fatto girare, mi ha emozionato come la prima volta e ho avuto voglia di proporlo!! Intanto diciamo che nonstante mai sentirete urla o applausi, trattasi di disco live con brani inediti, nella versione in vinile e un doppio, inciso solo su tre lati. Altra particolarità è la registrazione fatta direttamente su matrice digitale a 2 piste, senza ovviamente missaggi successivi, ovvero fedele registrazione in diretta, non ritoccata. Raccontò Joe Jackson della difficoltà a spiegare al pubblico di non appaudire se non a fine brano e di rimanere in silenzio il più possibile per favorire una registrazione pulita, ma anche quanto l'impatto con pubblico favorì un'esecuzione più "calda" e spontanea rispetto allo studio, trattandosi di inediti.

"Big World" (1986) arriva dopo "Body and Soul", forse il disco più bello di J.J., ma forse troppo atteso e troppo poco considerato dopo il capolavoro "Night & Day". E' questo il disco che fa da spartiacque all'ennesimo cambio di rotta di J.J., raccogliendo tutti gli elementi musicali espressi in precedenza e preannunciando una svolta ad un pop/rock un po' troppo leggero e commerciale di Blaze of Glory e Laughter & Lust. Nella carriera di JJ ci sono dischi punk, new wave, poprock con influenze jazz, addirittura un disco di musica classica, di swing&soul.... Poliedrico, musicista sopraffino, ottimo dal vivo, e questo disco ne e' la prova.

"Wild West" apre il disco, stupenda ballata, e quando basso e batteria alzano i toni, sembra di risentire il JJ britannico degli esordi........ Il basso la fa da padrone anche in "Right & Wrong", testo con chiari riferimenti politici, richiama molto al precedente "Body & Soul", ... Di nuovo sonorità new age in "Precious Time".... Piano e poco altro per la bellissima "Shanghai Sky"....... Poi l'incredibile "Survival", un mix di generi retti da una sezione ritmica eccellente.... Vogliamo mettere un po' di jazz e un po' di fusion, e allora arriva stupenda "Soul Kiss"..... Nessun commento per la perla, a mio avviso, del disco, "Main in the Street", brano che chiude il terzo e ultimo lato.

Disco molto particolare, per un artista assolutamete unico.

Carico i commenti...  con calma