C'è stato un disco che ha cambiato il mio modo di ascoltare musica, facendomi conoscere qualcosa di diverso da rock. È stato Night and Day di Joe Jackson. Ero uno studente delle superiori brufoloso con una grande passione per la musica. Sull'unica TV musicale dell'epoca, Videomusic, avevo ascoltato Steppin’ Out e da lì mi ero comprato il vinile. Ho avuto difficoltà a passare dal Rock a questa visione globale della musica. La World Music di Mr. Jackson.
In quel periodo girava voce nei comitati studenteschi che cercavano un dj per una radio locale. Nei primi anni 80 le radio venivano ancora ascoltate. E come ricorda qualcuno di voi, i dj non dovevano parlare sulla canzone perché i pezzi si registravano. Se scappava una parola, partiva una maledizione per generazioni e generazioni. La Radio che cercava Dj era Radio On Leinì, nella primissima cintura di Torino. Da casa sentivo bene il segnale di questa radio e mi sembrava una bella opportunità. Eccitatissimo andai a fare il colloquio con uno zaino al cui interno avevo una dozzina di LP. Un mio compagno di classe era alla regia e mi diedero mezz'ora. Decisi una scaletta molto rock e per terminare Slow Song per l’appunto di Mr. Jackson. Questo fu il jolly, perché venni arruolato a pieni voti. DJ mezz'ora alla settimana. Partivo da casa con il mio motorino e i miei dischi. Dopo un'ora di strada potevo mettere la musica che avevo scelto. Era una figata e me la tiravo tantissimo. Dicevo a tutti che ero diventato un DJ. Yes.
Durante la trasmissione lasciavo il numero di telefono per dediche e richieste. Ed un bel giorno dopo la trasmissione mi chiamano al telefono due ragazze. Catherine e Jacqueline. Fermi tutti. Voglio specificare che la mia passione era sì la musica, ma non proprio al primo posto. Dopo una chiacchieratina decidemmo di incontrarci a Torino e avevo l’obbligo di portare un amico. Bei tempi. Tempi d’oro. Testosterone a palla anche se manco sapevo cosa fosse.
All’appuntamento mi presentai con Macho, l’amico di sempre, il mio primo chitarrista. Metà pomeriggio, Torino sotto il diluvio. Ricordo il viaggio in pullman con i capelli bagnati ma impavidi e belli come solo i pivelli di 16 anni possono essere. Ci avvicinammo con passo svelto al punto d’incontro. Eccole. Due ragazze con l’ombrello. Non si vedevano i visi. E il nostro incedere quasi militaresco, lentamente scemò. Come la moviola di 90° minuto rivedo la situazione. Sicuramente Catherine e Jacqueline erano due nomi di fantasia, ma qui non si discutono i nomi per il suono sognante. I nomi svanirono. Evaporati. Rimasero solo i visi di due racchie spaziali e il borbottio di Macho che ripeteva “cazzo, cazzo, cazzo…..”.
L’amico si vede nel momento del bisogno. Macho invece fece una vigliaccata. Prese una direzione diversa, attraversò la strada e mi lasciò solo con le racchie. Punto della situazione: avevo un amico bastardo e non potevo chiedere aiuto al comandante Koenig, perché Spazio 1999 era una fiction e non realtà. Imbarazzato ma cortese, mi intrattenni quel tanto per giustificare la mia fretta.
È passato il 20° secolo. Anzi è passato il 2° millennio. Ancora adesso Macho mi rinfaccia la situazione delle racchie attratte da Night and Day.
Forse mi sono dilungato troppo e passo alla recensione che avevo in mente, non Night and Day, un disco di cui si è detto tutto, ma bensì Blaze of Glory. Disco uscito successivamente, per l'esattezza nel 1989. Fino a ieri non sapevo se mi piacesse o meno, ma con una modifica della playlist, cancellando 3 brani osceni, sono arrivato alla conclusione che è un lavoro ottimo. Si lo so, Night and Day si ascolta dall’inizio alla fine e si rimette in loop per la magia che trasmette. Qui bisogna scegliere. I primi due pezzi sono travolgenti. Tomorrow's World e Me and You (Against the World) sono degni del miglior Jackson. Il singolo estratto era Nineteen Forever, forse non molto azzeccato. Peccato. Questo LP vendette poco e al povero Joe Jackson non venne rinnovato il contratto con la casa discografica.
Vi auguro un giorno intero con Macho oppure con due racchie. Fate voi.
Carico i commenti... con calma