Conosciuto ai più per il pop ultrasofisticato di "Night And Day", Joe Jackson cominciò la sua carriera solista con questo eclettico gioiello, uscito nel 1979 per la A&M  sotto la felice produzione di David Kershenbaum, probabilmente una delle poche persone al mondo incapaci a pronunciare correttamente il proprio cognome.

Accostato, giustamente, al primo Costello, il Nostro non disdiceva digressioni ska, rockabilly e reggae (in dosi omeopatiche), attirandosi così oltre all'amirazione di numerosi pub-rockers, anche quella di chi consumava freneticamente i primi due Lp dei coevi Police.

Chiudono il quadro (musicale) alcune sonorità new wave, obbligatorie all'epoca, che rendono il disco frizzante ed attuale ancora oggi.

La varietà dell'opera è ben sintetizzata da canzoni come "One More Time", dal ritornello irresistibile, le ska "Fools In Love" e "Sundays Papers", la pseudo R&B "Baby Stick Around".
Gli estremi del cd sono da una parte le quasi-punk "Throw It Away" e "Got The Time" (l'apice del disco, rifattata successivamente, e bene!, dagli Antrax) e dall'altro la melodica "Is She Really Going Out With Him?", il singolo di Joe Jackson più gettonato nelle radio.

Le altre tracce, lontane comunque dalla mediocrità, hanno meno quarti di nobiltà.

In tempi come questi, dove la maggior parte dei gruppi si limita a coltivare più o meno bene il proprio orticello o a produrre interesanti ma indigesti crossover stilistici, è d'obbligo (ri)scoprire un'artista come Joe Jackson, uno dei migliori esponenti, insieme a Graham Parker e ai nomi sopracitati, di quello che potremmo denominare "art punk".

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