Perchè i fratelli Coen hanno rifatto Il Grinta?

I due fratelli terribili del cinema americano, tornano tre anni dopo a correre in gara per il premio Oscar, realizzando un remake del film di Henry Hathaway del 1969, unico premio oscar di John Wayne, più che all'interpretazione, alla carriera. La pellicola è molto conforme (per non dire identica all'originale), differisce la parte iniziale, abbreviata, e il finale.

Ad una ragazzina Mattie Ross (Hailee Steinfeld) viene ucciso il padre da un codardo delinquente di nome Tom Chaney (Josh Brolin), lei si rivolge ad un vicesceriffo federale, "Rooster" Cogburn (Jeff Bridges) per catturarlo; ai due si aggrega un Texas Ranger di nome LeBoeuf (Matt Demon).

Questa pellicola lascia un pò di amaro in bocca: il film è sicuramente di pregevole realizzazione, ma si sa, ai fratelli Coen non manca di certo il virtuosismo dietro la macchina da presa; il problema è che finisce per avere un ritmo scadente e diventare a tratti piuttosto noioso, un pò come l'originale. Manca quella sottile ironia beffarda a cui i Coen ci hanno abituato, vero e proprio marchio di fabbrica della ditta e garanzia di qualità. Il film tiene grazie alla grandissima performance di Jeff Briges (non voglio sembrare blasfemo ma regge alla grande il confronto con il mostro sacro Wayne) che conferma di trovarsi a suo agio con il duo. Per il resto poco più.

E' un western vecchio stile, che non aggiunge niente al genere, nonostante il duo registico non fosse completamente nuovo a questo tipo di ambientazione ("Non è un paese per vecchi", "Fargo", "Fratello dove sei?") e ci si sarebbe lecitamente potuto attendere qualcosa in più.
Nel cast anche Barry Pepper, sprecato, così come Josh Brolin, utilizzati in ruoli marginali e poco caratterizzati;

Matt Damon non sicuramente nella sua migliore performance, mentre è brava la piccola Steinfeld.

In sintesi credo che nel 2011, come negli anni a seguire, per realizzare un western, ci sia bisogno di apportare delle innovazioni, un pò come fece Clint Eastwood esattamente vent'anni fa con "Gli Spietati", e non riportare in vita una pellicola vecchia quarantadue anni e già non troppo brillante allora.
Il Grinta si è rivelato ai miei occhi, un mezzo passo falso per il duo di Minneapolis, che speriamo avra' modo di rifarsi il prima possibile, magari dedicandosi a sceneggiature originali e tralasciando i remake (due indizi fanno una prova: anche "Ladykillers" era stato piuttosto deludente).

Tornando alla domanda che mi sono posto inizialmente, ci potrebbero essere tante ragioni, ma io sinceramente continuerò per qualche tempo a chiedermelo e penso che non troverò una risposta convincente.

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