Pur recensendo questo disco sotto il nome John Fogerty, come giusto che sia, originariamente uscì sotto il nome The Blue Ridge Rangers. Chi furono costoro? Nessuno, se non il progetto solista di Fogerty uscito sotto nome fittizio. Ma andiamo con ordine, per scoprire perchè questo disco, uno dei più controversi della storia del rock, uscì con questo nome.
Siamo nel 1973, i Creedence Clearwater Revival, band di cui John Fogerty era il leader indiscusso (e discusso), si erano appena sciolti dando alle stampe il loro peggior lavoro di sempre "Mardi Gras" (1972). Dopo solo 7 anni dalla loro nascita e 7 dischi che segnarono fortemente la musica americana, i contrasti interni tra i due fratelli Fogerty, Stu Cook e Doug Clifford erano insanabili. Tacciato quasi di nepotismo, John Fogerty lasciò per quell'ultimo album, lui maggior compositore del gruppo, più spazio nella scrittura ai restanti componenti, con il risultato catastrofico che ne uscì. Mardi Grass è a tutti gli effetti la peggior release dei Creedence e tutto questo ad un solo anno di distanza da hit come Have you ever seen the rain e Hey tonight contenute nel precedente "Pendolum". Qualcosa si è rotto all'interno della più americana delle band americane.
John Fogerty decide così di lasciare il gruppo sancendo anche la sua fine. Per distaccarsi completamente dal mondo dei Creedence fa uscire un album a nome The Blue Ridge Rangers in cui il suo nome non compariva da nessuna parte. Composto unicamente da cover country e gospel il disco si distacca anche musicalmente dalla musica ruspante del gruppo madre. Fogerty in questo disco suona tutti gli strumenti e tutte le voci che vi compaiono sono sue. Un lavoro portato a termine in completa solitudine e sicuramente di rottura. Un disco fatto di banjo, violini e umori campestri composto da traditionals americani rivisitati da Fogerty. Scritto per omaggiare gli eroi e le canzoni della sua gioventù. Purtroppo pochi gli spunti interessanti se si escludono una manciata di canzoni come "Jambalaya (On The Bayou)" di Hank Williams, la vivace "Hearts Of Stone", "She Thinks I Still Care" e il gospel di "Workin' On A Building".
Il disco fu un mezzo disastro in termini commerciali e diede inizio alla disputa legale tra Fogerty e l'etichetta Fantasy per cui incidevano sia i Creedence che Fogerty.
Disputa che, a conti fatti, rovinò la carriera solista di Fogerty che, solo dopo la bellezza di quasi trent'anni potè rientrare in possesso del suo intero catalogo e lo farà solo nel 2005 con l'uscita della raccolta "The Long Road Home". Durante questi anni, in cui si autoesiliò dalla musica (famoso il suo disco fantasma "Hoodo", scritto e finito ma mai pubblicato), Fogerty si rifiutò di cantare o suonare canzoni composte ai bei tempi dei Creeedence per non infoltire il conto in banca del capo della Fantasy, tal Zaentz. Anni di cause legali, bisticci, vendette e ripicche [memorabile la canzone "Vanz Kant Danz" contenuta in "Centerfield"(1985), scritta per sputtanare Zaentz che naturalmente lo querelò]. Alla fine tutto si risolse in favore di Fogerty che potè riscattere tutte le royalties non pagate per anni e ritornare piano piano alla forma musicale che oggi gli compete e chi lo ha visto dal vivo in questi due ultimi anni , in cui, finalmente, è arrivato per la prima volta nel nostro paese, può confermare la sua grande forma.
Ebbene fra poche settimane uscirà il seguito di questo disco dal titolo "The Blue Ridge Rangers Rides Again" (2009), dove continuerà a riproporre vecchi classici della tradizione americana, stavolta però, eseguiti in tutta calma e relax con l'aiuto dell'amico Springsteen, che duetterà nel singolo "When Will I Be Loved", e degli Eagles nella canzone "Garden Party". Un disco che rimetterà in pace l'autore con il suo progetto originale che magari verrà riscoperto e aprezzato più di quanto fosse stato all'epoca.
Carico i commenti... con calma