John Frusciante è stato un artista strano... Sia per i suoi modi di fare, sia musicalmente. Nei Red Hot Chili Peppers il nostro John era il figlio dell'unione fra Hendrix e Slovak (Il precedente chitarrista della band, morto dopo l'uscita del terzo album), funk e rock classico uniti insieme, sprigionando un' energia unica. Ma se si guarda il suo lavoro da solista Frusciante raggiunge livelli musicali totalmente diversi, passando dall'Avant-Garde, elettronica, Art Rock, psichedelia e altri generi, mantenendo però sempre la sua "signature".
Ed è proprio in "Curtains", che si trova il lavoro più semplice ma stranamente uno dei più completi del chitarrista. Rilasciato nel 2005, è principalmente un album voce e chitarra acustica, con l'aggiunta di fiati e strumenti elettrici in alcuni punti. Dopo la semplice "The Past Recedes" come prima traccia del disco, vi è una canzone che mi ha davvero colpito: "Lever Pulled". Questa canzone vanta la collaborazione del cantante/chitarrista dei Mars Volta Omar Rodrìguez-Lòpez, un genio del prog, secondo me. (Andatevi a sentire i Mars Volta! Io non vi ho detto nulla). Dopo la magnifica "Lever Pulled" parte subito "Anne", che reputo una delle canzoni migliori del Frusci, per via del testo davvero assurdo e della varietà della chitarra; per non parlare dell'assolo finale (Lòpez + Frusci) che sprizza Hendrix da tutti i pori, e non ne sto parlando negativamente. "The Real" e "A Name" le percepisco molto come due canzoni collegate, quasi parte uno e parte due di un binomio davvero triste; i testi di Frusciante sono un qualcosa di tremendamente struggente.
"Control", anche come rimanda il titolo, è una canzone piena di dinamica, con una chitarra che "suona" solo quando John canta, davvero singolare, ma a tratti sembra quasi troppo lunga; una delle canzoni che mi piacciono di meno dell'album. "Your Warning", il piano alla fine. Non vi dico nient'altro. "Hope" è una traccia che mi manda al settimo cielo, davvero... Non c'è espressione più corretta per la sensazione che vi provoca il riff a 0:45, provare per credere. Dopo "Ascension", secondo me la traccia peggiore dell'album, vi è la traccia migliore dell'album. "Time Tonight". L'arpeggio, la melodia vocale, il testo e infine l'assolo in reverse stile "Give it Away"... Sentitela, sentitela. L'album si chiude con l'ottima "Leap Your Bar", suonata interamente con un pianoforte, molto molto triste e suggestiva come canzone.
Chiudendo, penso che John Frusciante con "Curtains" abbia raggiunto uno dei più alti punti musicali della sua carriera, con un album semplice; ma pieno, stracolmo, traboccante di emozioni, come d'altronde ci abituano i suoi assoli.
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