Era da quando aveva nuovamente lasciato i Peppers nel 2009 che il buon John Frusciante sembrava scomparso un'altra volta. Tre anni di assoluto silenzio, a parte qualche featuring molto sperimentale qua e là, abbastanza inutile nella maggior parte dei casi, in produzioni di musica etnica, elettronica o hip-hop. Poi, nel 2012, il grande ritorno: un EP da 5 canzoni intitolato "Letur-Lefr" uscito a luglio che anticipa un album di prossima uscita (settembre 2012) intitolato "PBX Funicular Intaglio Zone".

Con il Fruscio non sai mai cosa aspettarti: personalità fuori da ogni schema o categorizzazione, spesso geniale, talvolta vacuo e dispersivo, ha alternato momenti di assoluta perfezione ad altri di incomprensibile insensatezza. 

La motivazione per il nuovo abbandono dei Red Hot è stata l'impossibilità di sviluppare appieno le sue sperimentazioni solistiche restando nel gruppo. Questo EP è la conferma dell'assoluta bontà di questa decisione. Mentre Kiedis e soci si sono ormai fossilizzati in un innocuo funk-pop radiofonico, John esplora lidi nuovi e tutti da scoprire per focalizzare la sua infinita ispirazione e il suo indiscutibile talento.

Il suddetto EP è infatti un lavoro sperimentale e di comprensione non immediata nonostante la sua brevità (circa 15 minuti), caratterizzato da una strana contaminazione di elettronica, synth pop e hip hop. La prima traccia "In Your Eyes" è semplicemente assurda, dopo un inizio tutto sommato non così sconvolgente, dominato da synth e drum machine che accompagnano la stranissima e straniante voce del nostro (che però personalmente adoro alla follia) che come al solito alterna cantato profondo e falsetto, i synth sembrano impazzire completamente, per poi sfociare in una seconda parte della canzone dominata dai controtempi delle drum machines, fino ad arrivare ad un nuovo momento di follia: la voce di John continua a cantare un ritornello molto melodico, mentre le percussioni impazziscono nuovamente andando apparentemente a caso, fino ad arrestarsi: "You are the sun to me" canta John, rivolgendosi alla moglie, e finalmente si sente la sua chitarra, che conclude la canzone in un delicatissimo finale tipicamente "frusciantesco".

La successiva "909 Day" è quasi interamente strumentale nella prima parte, dove però fa capolino l'ospite più illustre del disco, il leggendario produttore del Wu Tang Clan RZA, che si risentirà più avanti. La successiva "Glowe" è un breve ma bellissimo intermezzo strumentale, che introduce la quarta traccia "FM", un pezzo hip-hop su cui rappano vari artisti ospiti, tra cui di nuovo il caro RZA. Pezzo ancora una volta insolito ma molto bello, che contiene anche alcuni campionamenti di Humphrey Bogart nel finale.

La traccia finale "In My Light" è forse la perla più brillante dell'album, una traccia dominata da synth onirici (con qualche vago eco di Aphex Twin) e dal falsetto di Frusciante, che duetta con RZA nel ritornello. Bellissima canzone e grande prova vocale di John.

Io adoro Frusciante alla follia, ma il mio giudizio su questo primo assaggio della sua nuova direzione musicale non è assolutamente inficiato da facili e ottusi entusiasmi da fan irriducibile. Oltre alla musica, qui c'è in primo luogo da apprezzare la sincerità e l'onesta di un Artista nel vero senso della parola, che non ha paura di rimettersi in gioco in ogni nuovo lavoro provando ogni volta cose nuove ed esplorando nuovi territori musicali, disinteressandosi di qualsiasi logica commerciale ma facendo musica per il solo piacere di farla, invece di adagiarsi comodamente sugli allori come hanno fatto i suoi colleghi peppersiani.

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