La chiusura di un ciclo. Registrando i vecchi classici del rock'n'roll, che tanto lo avevano influenzato quando, poco più che adolescente, prese una chitarra in mano, John concludeva il percorso intrapreso nel lontano 1957 come membro dei Black Jacks (poi Querry Men), prima di entrare nella storia ed essere violentato dalla fama.

Il disco ebbe una gestazione piuttosto lunga: nel '73, dopo la realizzazione dell'Lp "Mind Games", John iniziò a registrare una selezione di cover di alcuni dei suoi musicisti preferiti, coaudiuvato in cabina di regia da Phil Spector, già al suo servizio negli ottimi "Plastic Ono Band" e "Imagine". Il fato volle che in seguito alle sessioni lo stesso Spector sparì con le registrazioni effettuate, per poi avere un incidente che lo portò addirittura al coma. Dati i nastri per dispersi, Lennon si dedicò ad un altro album solista, "Walls And Bridges", rifiutando di inserirvi le (poi) ritrovate cover suonate un anno prima. Pubblicato "Walls And Bridges" le attenzioni dell'ex Beatle si concentrarono sul progetto "Rock'n'roll", suo ultimo album prima di ritirarsi per dedicarsi a se stesso e alla sua famiglia.

Il disco fu pubblicato nella sua versione ufficiale (ne esiste una seconda, andata sotto il nome "Roots: John Lennon Sings The Great Rock & Roll Hits" e resa disponibile soltanto per tre giorni prima che fosse ritirata dal mercato) nel febbraio del 1975, seguito di li a poco dal singolo "Stand By Me", classico rhythm&blues di Ben E. King suonato in questa proposta in una veste più marcatamente rock. Delle sessioni di due anni prima con Spector rimangono appena quattro testimonianze, mentre le restanti nove tracce sono state curate e prodotte dal cantante inglese. Il disco, che paga tributo tra gli altri a Fats Domino, Chuck Berry, Buddy Holly, Sam Cooke e Little Richard, risulta essere abbastanza omogeneo nonostante la varietà delle fonti, ed ha i suoi momenti più alti in "Ya Ya", nel medley "Bring It On Home To Me/Send Me Some Lovin'", nel mancato singolo "Slippin' And Slidin'" e nella conclusiva "Just Because". Ancora buona musica con "You Can't Catch Me", che non cela la mano di Phil Spector, mentre non convincono appieno le melodie caraibiche di "Do You Wanna Dance" e la ripetitività di "Bony Moronie", per un Lp sicuramente divertente ma che lascia poco spazio a creatività ed inventiva.

Cinque anni più tardi il ritiro dell'artista britannico verrà smentito dalla pubblicazione del controverso "Double Fantasy", ma questo "Rock'n'roll", a trentacinque anni dalla sua uscita rimane un disco frizzante, da ascoltare alle feste, che ha un parente prossimo nel quasi coevo "Rigor Mortis Sets In" a cura di John Entwistle.

Da suonare ad alto volume.

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