Era un giorno come tanti della scorsa torrida estate. Non sapendo dove sbattere la testa, finii non so come sul sito di "Virgin Radio" e mi trovai ad ascoltare "Waiting On The World To Change". Chi è costui? Niente male, non capita spesso di sentire una canzone così... è un tale di nome John Mayer, grande chitarrista evolutosi in cantante. Così mi metto in moto e mi butto a capofitto sul suo ultimo album, anche se la canzone del colpo di fulmine proviene da "Continuum", datato 2006, ed ecco che, qualche giorno dopo, mi accaparro "Battle Studies", pubblicato nel novembre 2009.

Gente, capiamoci, ai cultori dei "Black Sabbath" (tanto per dire) farà venire il mal di stomaco, ma qui siamo nel bene e nel male oltre il rock, per Tizio è un passo avanti, per Caio un passo indietro. E' evidente che Mayer ci sa fare, e che siamo al cospetto di un artista, non di una azienda. Quindi calma e gesso.

Si parte con la scintillante ma compassata "Heartbreak Warfare", si prosegue con "All We Ever Do Is Say Goodbye", e si arriva ad uno dei pezzi più piacevoli: "Half Of My Heart", cantata con Taylor Swift, una dolce canzoncina d'amore, ed è la traccia che declina al meglio la filosofia adottata da Mayer nella sua opera, in cui miscela sapientemente i suoi ingredienti: country, folk, rock e pop. E' innegabile che sia un ottimo chef, è criticabile invece per la scelta delle dosi: questa musica è dolce, ma riesce a lasciare l'amaro in bocca. Perché? Perché Mayer forse aveva finito il rock e per non andarlo a comprare ha aggiunto il pop, ma questa non è stata pigrizia, è stata una scelta.

Le due canzoni migliori sono senza dubbio "Assassin" e "Crossroads". Nella prima il buon John, finalmente, mette da parte country e folk per concentrarsi su rock e pop; mentre nella seconda gli è sufficiente non stravolgere un vecchio capolavoro dei magnifici "Cream" in cui primeggiava la chitarra di Clapton, cosicchè Mayer ricordi a se stesso e a noi di essere un eccellente rocker. Le restanti tracce, "sanza infamia e sanza lode", possono essere o più country folk o più rock pop, ma ottengono gli stessi risultati: deludono. E molto.

Insomma, John ci sa fare, ma ha sbagliato a fare la spesa. O legge meglio le etichette o cambia il supermercato. Per il bene della Musica.

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