Finalmente!!! Dopo tanto e tanto tempo di attesa mi ritrovo davanti il primo CD solista di uno dei miei chitarristi preferiti, il grande JP dei Dream Theater!

Dopo una prima fugace apparizione al pubblico nel lavoro "An Evening With..." assieme a Jordan Rudess, il solista dei Dream trova dentro se una spettacolare forza d’animo e riesce in un 5-6 anni di ritagli di tempo (a causa delle continue produzioni e world tour con i D.T.) a comporre pezzi, studiarli, prepararli, registrare il tutto e farli uscire quasi in concomitanza con l’uscita dell’ottavo lavoro della band newyorkese.
Per il piacere di tutti gli amanti dello strumento rock per eccellenza, per tutti i fan dei Dream Theater e per tutti gli amanti dell’iper-tecnico chitarrista metal prog, sappiate che dal mio punto di vista quello di Petrucci è veramente un prodotto eccellente!
Il Chitarrista (e non è un errore averlo chiamato Chitarrista con la "C" maiuscola) nato e cresciuto a Long Island entra di diritto, con questo disco, nell’olimpo dei Grandissimi.

Anzitutto non vi dico che cosa ho dovuto fare per rimediarlo visto e considerato che Petrucci ha deciso di vendere il suo disco direttamente dal suo sito personale, da cui è possibile accedere al sito della SOUNDMINDMUSIC, evitando tutte quelle trafile burocratiche legate alla distribuzione, alla commercializzazione, all’import-export... (cosa che tra l’altro non condivido assolutamente).

Suspended Animation, questo è il nome del disco del suo album solista, non si presenta in edizioni cartonate... digipak... o qualsivoglia edizione mirata a collezionisti, anzi nel suo genere è semplice ed anche il libricino allegato è scarno... due sole facciate a specificare la track list, i componenti della band tra i quali troviamo Dave LaRue al basso e Dave Dicenso alla batteria ed i soliti ringraziamenti a parenti, amici(Satriani e Vai) ed alle case quali Mesa, Ernie Ball, Di Marzio...
Forse il nostro caro John non pensa tanto a pubblicizzare un gradevole prodotto quanto a sottolinearne l’estrema elevatezza dei contenuti.
Questo disco infatti potrebbe essere paragonato a lavori chitarristici anni 80-90 alla stregua di un "Time Odissey" di Vinnie Moore o un "Surfing with the Alien" di Joe Satriani, elevatissimo nella tecnica e favoloso in moltissimi scorci melodici, forse uno dei più bei dischi di chitarra che ascolto da molto tempo.
I 61 minuti all’interno dei quali si snocciolano le 8 canzoni completamente strumentali di cui quest’album è composto, scorrono "che è un piacere" tra momenti di altissima tecnica (l’assolo di Curve ne è la prova tangibile) e momenti di toccante melodia (Wishful Thinking, la quarta traccia ne è un esempio lampante) alla faccia di tutti coloro i quali parlano di tecnicismo senza feeling.

I pezzi che maggiormente ho gradito sono stati per l’appunto:
Jaws Of Life: uno spaccato metal-prog del Petrucci dei DT dei bei vecchi tempi; le sonorità sono cupe anche perchè spinge molto con la sua 7 corde, ma verso il 5°minuto di ascolto comincia a scaldarsi le mani sdraiando giù a raffica plettrate da 180bpm con la precisione di un metronomo...veramente allucinante!
Glasgow Kiss: una sorta di ballata metal strumentale che a tratti sembra presa da "Alive in Ultra World" di Vai, bellissimo il riff che accompagna tutta la canzone (se cercate in rete potreste trovare anche il video di questa canzone proposta live nel suo ultimo G3).
Wishful Thinking: uno dei due pezzi lenti (l’altro è "Lost without you"), bellissimo nella melodia e nel crescendo, con un Petrucci che tira fuori le tipiche note perfette che stanno benissimo in un pezzo lento senza mai cadere nel banale e senza mai eccedere, veramente favoloso!
Curve: ad un primo ascolto la canzone mi ha riportato alla mente "The Extremist" del maestro Satriani, ma alla lunga ho anche io percepito un distacco tecnico tra i due (se ascoltate i sample allegati ne rimarrete piacevolmente impressionati!) Questo pezzo credo che volesse essere un po' la "settima" canzone dei dischi di Vai, quella dove il chitarrista mette dentro tutto quello che conosce a livello tecnico: Sweep, String Skipping, tapping, legati velocissimi e precisissimi ed una plettrata alternata terrificante... da ascoltare per renderci conto CHI stiamo ascoltando.

Consiglio vivamente questo disco a tutti coloro i quali amano questo chitarrista per quello che ha fatto con i Dream e a tutti gli amanti della Chitarra in generale. Veramente un disco bellissimo che farà senz'altro da biglietto da visita (qualora ce ne fosse ancora bisogno) al newyorkese.
Da comprare obbligatoriamente e "parcheggiare" tra Passion and Warfare di Vai e Rising Force di Malmsteen.

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