Lo sberleffo a Bafometto già dalla copertina, col titolo del disco e con tutti quelle strutture metalliche "cornute" nello sfondo e il Matto (Trubee) in primo piano, è confortante per la proiezione in un futuro radioso senza sussurratori psichici, scaricati da una "bastarda" messa a terra celestialmente Verbal-cacofonica, fastidiosamente "stonata" ma efficace nello stanare sofismi musicali che ognuno di noi porta dentro.
La canzonatura si presenta cosciente e compatta e avanza per tutto il disco con strambe benedizioni che fanno scappare i "diavoli" a gambe levate revisionando condanne di colpe mai esistite. Tra scherzi telefonici, jazz rock burlesco, funky da cabaret barbone, ambient labirintico, stupide conversazioni, chiacchiericci e rumoracci sparsi, gli echi paradisiaco/stomachevoli, col loro inaspettato bollore, crepano (in tutti i sensi) la crosta dell'inconsapevolezza del "tiriamo a campare".
L'illuminazione si presenta caustica, acida, nauseabonda e apre a un disagio auditivo fondamentale per la salvazione, ma da sempre rimandato con leggerezza suicida dai più. La tentazione di cacciare più persone possibili è sempre lì, ma persegue un corrosivo obiettivo celeste, i posti sono limitati d'altronde. Il mirare al "pochi ma buoni" necessariamente deve essere il fine, la gara alla sopportazione paradisiaca di diarree "eco/riferite" spinge ad invogliare di assumere questo santo lassativo, quando è partita la scintilla giusta nel timpano.
L'esecuzione ignea è mostruosa, come mostruosi sono i concertisti che, all'ombra di supporti elettromagnetici satanici (la forma dei tralicci richiama spudoratamente al caprone di Eliphas L.), sono lì devoti nel non far cadere in tentazione, con un coraggio madornale nell'affrontare la caduta nell'Ade che la tecnologia, con i suoi aggeggi malefici, tenta. L'equilibrio cherubino del disco ci fa assaggiare la confusione del controllo che ha nel maneggiare folgori dove il lampo underground concretamente "solve e coagula" e cucina ad oltranza.
Con questa performance si getta un plaid sopra lo specchio nero (oggi televisori e telefonini) e lo si cortocircuita nel suo stesso non riflesso, invitando ad un'ecletticità divina dove ci si salva il culo non presenziando quel "tutto questo sarà tuo", masticando e sputando il tentativo d'assorbimento sinistro. Al massimo si firmano autografi con la mancina a inesistenti fans, questa è sicuramente la retta via per tagliarsi giulivamente la "capoccia". Maestro? No grazie no, qui non si considera, si constata, fortunatamente.
"Satan Pukes On The High School Cheerleaders": già nel 1984 si lanciavano avvertimenti di ravvedimenti verso la Luce con la logica gnostica di quest'accozzaglia musicale. Or ora la frittata è fatta, "la Verità sarà gridata dai tetti!", rien ne và plus. Si dovrà ricominciare tutto diversamente e John Trubee, parandosi il culo perculando scariche elettriche ingannatrici di un libero arbitrio inesistente e "gridandogli" contro strali a squarciagola, stava già avanti eoni. Gli altri "cojoni", intesi come la quasi totalità della (pseudo)umanità, che l'ultimo vestito è un vestito senza tasche, sciocchini.
Dannati farlocchi, la rottamazione della vostra "animella" in carbone per l'inferno immanente v'aspetta. Abbocconi, stavolta la compensazione è "collettiva", non ci sono sconti, arriva una bella legnata. Intanto son pieni i magazzini di milioni e milioni di sacchi neri con zip per i cadaveri prossimi a venire, inimmaginabilmente tanti, tanti: misura 36x90 pollici (versi).
Mettetevi l'anima (persa) in pace, fosse comuni come se piovesse si manifesteranno al posto della Grazia di Dio, d'altro canto (Alighieriano) questa è stata la scelta scellerata del tacito assenso di miliardi di subumani al consesso della menzogna.
Giustificarvi che siete stati "ingannati" peggiorerà solo le cose davanti alla Verità. Wrong Decision & Game Over, ma chi vi conosce, chi s'è visto s'è visto cari zombi... John Trubee si tira fuori dalla perdita di senno generale mistificando voodooismo dadaista con questo cristallino lavoro.
Suvvia, anche se a questo punto non vi potrà aiutare qui c'è la luce giusta, peccatori che non siete altro. Prima della fine (la vostra s'intende) sentitelo però 'sto disco... Amen.
Carico i commenti... con calma