Prendete un taglio di musica alla Naked City, con il miscuglio schizzofrenico dei generi. Prendeteli e calateli nella realtà di un giardino d'infanzia. Con tutte le caratteristiche dei bambini, che spesso sanno essere estremamente crudeli. Immaginate i nostri bimbi in un cartone animato della Warner, con candelotti di dinamite che esplodono lasciando precipitare Willie Cojote in fondo al canyon.

Prendete dei tipini come Bill Frisell, Marc Ribot, Robert Quine (il chitarrista punk, lui si'), Bobby Previte, Cyro Baptista e Wayn Horvitz e scritturateli tutti per incidere la soundtrack di una breve serie di cartoni animati nipponici. Un po' come in Italia per la sigla di "Ufo Robot", scritta da Tavolazzi.

Si ha l'impressione un po' che l'elefante abbia partorito un topolino, perchè in definitiva quello che abbiamo è una mezz'ora scarsa di musica, suddivisa in ben 24 piccole tracce di poco più di un minuto. Riff punk rock, piccoli samba, fraseggi musicali country che affiorano dal noise. Quando si dice la sperimentazione, ma il tutto ha un che di cool, si sente che non sono sperimentazioni selvagge. Quasi un tentativo di calare la sperimentazione musicale in un contesto fruibile dall'ascoltatore medio.

L'influenza principe non può che essere Carl Starling (piccola mania Zorniana insieme a Morricone). Musica dinamica che accompagna una seguenza narrativa, che in un certo senso racconta una storia, che cambia bruscamente ad ogni svolta d'angolo, da un momento all'altro se si cade in un tombino della fogna possiamo ben ritrovarci dall'altra parte del globo.
Volendo fare un po' il descrittivo: affascinanti i soli di banjo di Frisell in "Yakisoba" e di Ribot in "Tsunta Theme"; in "Punk Rock Hero" potrete sentire Quine e Ribot suonare punk insieme (i due per la cronaca hanno suonato insieme pure in "Rain Dogs" di Waits); fantastiche le percussioni del brasiliano Cyro Baptista in "Surfing Samba". Ma basta con la rassegna pezzo per pezzo che sennò vi tedio anzichenò.

Raccomandato al solito se amate la musica bislacca e lunatica
, se amate lo zapping col telecomando (qui si batte pure il record fantozziano pero'...), se odiate i dischi di 60 minuti che suonano tutti uguali, se volete stupire o stupirvi. Se vi fanno sorridere gli scienziati nucleari che scrivono "1+1=3". Se non avete preconcetti musicali e provate ad ascoltare e a mischiare di tutto. Se non vi fa specie pagare 15 bomboni per un disco di meno di mezzora. Non sentitevi truffati, la musica qui è concentrata, non c'entra la durata, è una questione di intensità.
Zorn stesso credo che ne vada particolarmente fiero, i diritti del disco erano di proprietà della Sony music, che lo aveva tenuto in catalogo solo per sei mesi e solo per il mercato nipponico.  Fortunosamente in seguito lui è riuscito a ristamparlo su Tzadik.

Il cartone animato in questione più che un manga sembra una versione giapponese di Peanuts (vedi l'apposito link). La disegnatrice, Kiriko Kubo, canta pure qua e là.

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