Se all´inizio della sua carriera il buon Zorn si era concentrato soprattutto su album di cover/tributo (tra i piú famosi l'omaggio a Morricone, "Big Gundown“ e le cover jazz-bop di "News for Lulu“), con canzoni ovviamente rilette in chiave personale e che giá mostravano il, non ancora del tutto sviluppato, potenziale del nostro beniamino; é negli anni 90 che prende definitivamente forma la sua visione a 360° del mondo musicale.
Da una parte i terrorismi sonori dei Naked City e dei Painkiller, dall'altra il versante piú jazz e soft che inizió qui a mutare forma, a partire dall´album "Kristallnacht“ (dedicato all'infame Notte dei Cristalli), alla riscoperta delle origini ebraiche del musicista e di conseguenze del Klezmer, ovvero la musica popolare ebraica, che diventerá probabilmente la sua piú importante fonte di influenza musicale. E ovviamente Zorn non sarebbe Zorn se tutto questo non avesse portato alla nascita dell´ennesimo progetto e cosí, raduanti i soliti eccellenti musicisti (in questo caso Zorn al sax, Dave Douglas alla tromba, Greg Cohen al contrabbasso e Joey Baron alla batteria), vede luce il quartetto Masada che dal 1994 al 1998 riesce a sfornare ben 10 (sí, avete letto bene, piú di due dischi all´anno!) album in studio, tra l'altro tutti di elevata fattura ed accolti con entusiasmo da critica e pubblico.
Per tutti quelli alla ricerca di un disco ideale per un primo approccio, che dia un'idea complessiva dell'offerta musicale dei quattro prodi o anche per quelli che semplicemente non vogliono sorbirsi/comprare tutti i singoli dischi e si accontentano di un sunto del tutto consiglio questo live suonato a Siviglia, considerato di solito, insieme al "Live at Tonic“, l'apice raggiunto dalla formazione. Il disco ci mostra un gruppo in perfetta salute, con i musicisti straordinariamente affiatati, che ci regalano quasi 80 minuti di ottima musica, che intrattiene e scorre senza intoppo alcuno, anche grazie alle non comuni capacitá strumentali dei singoli che riescono a far sembrar facile e spontaneo questo amalgama di jazz d'avanguardia e sapori esotici.
Per tutti quelli che dovessero appassionarsi va poi segnalato che i Masada sono solo la punta dell'iceberg, visto che da esso hanno poi preso spunto numerosi altri gruppi e riletture: dal Masada Swing Trio, al Bar Kokhba Sextet, ai Masada Guitars fino al recente filone dei Book of Angels.
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