L'uomo in nero, così soleva presentarsi il misterioso personaggio che entrò nella scena musicale attivamente nel '55, quando già era scoppiata la passione irrefrenabile per il Rock'N'Roll ed egli propose i suoi testi accompagnati da pulite e semplici melodie di stampo Country e Folk.
Onoriamo il buon vecchio Johnny che pochi anni or sono ha voluto renderci partecipi della sua cratività artistica con l'ennesimo lavoro, American III: The Solitary Man; la sua voglia di ammaliarci con le sue doti canore dalla profonda voce, calda ed avvolgente, che ti culla, portandoti in vaste radure pittate di purpurei riflessi dati dal sole, che ancora per pochi minuti ti riscalda il viso, che continua e continua la ricerca di questo tepore serale.
Sognanti atmosfere crepuscolari balenano nella mente che si rilassa e si liscia andare ai più piacevoli ricordi e sensazioni, le melodie ti accompagnano rapide nei tuoi pensieri, nella tua gioia di vivere la vita; perchè questa malinconia presente negli arpeggi non può che renderti entusiasta di tutto, vi è discordanza nelle mie parole ma è proprio così, provare per credere.
Una fusione di sensazioni contrastanti che cedono alle tonalità basse di tutto il disco, all'armonia corposa con cui si diffonde nell'ambiente ed al singolare metodo con cui "narra", Lui che ti segue in ogni momento del tuo visionario e multiforme viaggio, attraverso le infinite distese erbose dalle molteplici cromie.
Johnny si rivela un fedele compagno di viaggio, un amico di cui fidarsi, egli ti sostiene col solo suono della voce anche nei momenti più difficili, un tonico per le menti più offuscate dalla frenesia giornaliera.
Queste sensazioni vengono trasmesse in quantità elevata dall'omonima canzone del lavoro di Cash "The Solitary Man", semplice, efficace e d'impatto, questo lo scopo, il fine molto semplice; una fugace proiezione di vaporose immagini intervallate tra loro da cupi colori raffiguranti i crucci che impregnano il testo e la voce di Cash, la vivace carrellata d'arpeggi delle due chitarre una il complementare dell'altra lasciano libero sfogo alla nostra immaginazione.
... Non riesco a descrivere ciò che veramente mi trasmette l'ascolto di un così solido lavoro che affonda le sue radici in anni ed anni d'esperienza e di sperimentazioni sonore pur mantenendo quella genuinità che da sempre ha contraddistinto lo stile di colui che rimarrà nei nostri cuori e nella nostra memoria...
Grazie Johnny
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