Come prima recensione ho deciso di parlarvi di uno dei più grandi e carismatici chitarristi blues che la storia ricordi.
Il suo nome è Johnny Winter, originario del texas, celebre perchè clamorosamente albino e per le sue performance dal vivo che infiammavano il pubblico fin dal 1969, quando ancora affiancava il fratello Edgar. Johnny è un musicista che col suo solismo istintivo e, passatemi il termine, "animale", coinvolge totalmente chiunque, appassionato di blues, lo ascolti; sono rimasto colpito la prima volta che ho avuto l'occasione di sentire un suo disco e non mi ci è voluto molto per considerarlo tra i miei bluesman preferiti, al pari dei compianti Stevie Ray Vaughan e Rory Gallagher.
Dopo questa doverosa premessa, necessaria per inquadrare il personaggio, passo a descrivere il disco; "Hey Where Is Your Brother" è un album abbastanza recente (1992), ma l'ho scelto perchè racchiude tutta l'espressività del fraseggio blues di Johnny, o "Johnny Guitar" come lo chiamano da sempre i suoi amici e fan.
Uno dei grossi pregi di questo disco è che contiene tutte le sfaccettature tipiche del genere blues ed ogni canzone, suonata magistralmente anche grazie ai grandi Tom Compton alla batteria e Jeff Ganz al basso, ne esalta un aspetto differente. Come suo solito Johnny oltre a suonare canta in tutti i pezzi, alternando la voce roca alle sue folli schitarrate. La prima canzone (su cui, vi garantisco, è impossibile restare fermi) si chiama proprio "Johnny Guitar" e contiene uno stupendo assolo che è la sintesi del blues chitarristico vecchio stampo. Passando per la più ritmata "She Likes To Boogie Real Low" si giunge alla quasi "claptoniana" "White Line Blues" dove Johnny dà un altro saggio del suo gusto di solista. "Please Come Home For Christmas" è il classicone anni '50, un gioiellino in cui, tra l'altro, compare come ospite il fratellino albino Edgar sia come vocalist che al sassofono (suo primo strumento).
La sincopata "Hard Way" e la veloce "You Must Have A Twin" fanno da preludio all'immancabile lento blues "You Keep Sayin' That You're Leaving" che ti lascia attonito di fronte a tanta classe. Con la traccia successiva si cambia nuovamente scenario grazie ad un "old style"-blues accompagnato da un'armonica trascinante. "Blues this Bad" è invece un blues acustico con slide che ricorda i bei tempi andati, mentre "No More Doggin'" è il più classico shuffle-blues; dopo un altro lento si arriva alla scatenata "One Step Forward", song breve che chiude il platter con l'energia giusta.
Insomma, se vi interessa il genere, questo album è una sorta di piccola enciclopedia del blues interpretata da ottimi protagonisti del campo. Consigliato. Curiosità sul titolo: Johnny ha deciso di chiamarlo così in omaggio a suo fratello Edgar al quale i fan, negli anni '70, ovunque lui andasse gli domandavano "Hey, dov'è tuo fratello?".
Tracklist:
1. 3:27 Johnny Guitar
2. 3:14 She Likes To Boogie Real Low
3. 4:44 White Line Blues
4. 4:36 Please Come Home For Christmas
5. 3:59 Hard Way
6. 2:45 You Must Have a Twin
7. 5:23 You Keep Sayin' That You're Leavin'
8. 3:44 Treat Me Like You Wanta
9. 3:38 Sick and Tired
10. 3:37 Blues This Bad
11. 3:34 No More Doggin'
12. 4:02 Check Out Her Mama
13. 5:28 Got My Brand On You
14. 2:29 One Step Forward (Two Steps Back)
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