"Il fiume scorre tranquillo, la ragazza è li che osserva le foglie che piano piano scendono a valle, sono gialle, verdi o ambrate. La ragazza ha una gonna lunga. I bordi della gonna oramai sono sporchi. Un vento tranquillo accarezza i vecchi, pochi olmi rimasti. La ragazza non riesce a sorridere, il sorriso ormai è scomparso dal suo volto. Solo il suono di una chitarra triste. Solo quel suono è il suo compagno di giochi. Pensa di voler morire. Non sa se quel pensiero è veritiero oppure è frutto dell' ingenuità. Pensa solo che ciò che vuole è morire. Tutto in lei è blues. Il buon vecchio blues suonato da quelle colorate signore di due secoli fa. Il blues che le nanne nere suonavano e cantavano a quei bambini bianchi con le gote rosse e sane e i vestiti fatti di pizzi e merletti. Ha una foto in mano. E' la foto del suo amato. Lui è partito lontano e non si sa se ritornerà a baciare quelle piccole labbra rosa o guardare dentro quegli occhi che al tramonto diventano grigi. La ragazza ha le cuffie. Dentro le cuffie una musica triste. Lo stesso suono di quelle chitarre tristi. Unico compagno di giochi. Ai bordi del fiume una catalpa."
"Catalpa" è il primo disco di Jolie Holland, uscito nel 2003 per la Anti Records. Prima di tutto c'è da dire che la catalpa è una pianta a fiore appartenente alla famiglia delle bignoniaceae ed è sopratutto presente nella zone sub-tropicali anche se a volte si può trovare nelle zone temperate. Jolie Holland sin da questo primo disco dimostra un interesse particolare per la popular music americana, infatti vi sono presenti diversi elementi country, folk, jazz e blues abilmente tessuti con liriche da un gusto moderno e a tratti nichilista ma senza perdere mai gentilezza e femminilità. Basti pensare a pezzi quali "I Wanna Die" e "The Littlest Birds" nei quali una certa leggerezza ci conduce in territori dove nascosto da fiori gentili il terreno ci può franare sotto i piedi in qualsiasi momento. O a momenti quali "Wandering Angus" o "Catalpa Waltz" dove sembra di giocare a rincorrersi tra i panni stesi e cadendosi ci si sbuccia le ginocchia. Emozioni piccole e semplici.
Questo disco fu notato da Tom Waits e nominato per il prestigioso Short List Music Prize. Un disco essenzialmente prodotto nel salotto di uno dei musicisti accredidati ed inizialmente distribuito in poche copie agli amici ma poi di passa mano in passa mano arrivò ad avere un certo prestigio nell'ambito underground di Houston nel Texas dove la Jolie è nata nel 1976. Oltre ad una scrittura seppur in un certo modo classica comunque sia lucida e intospettiva è da segnalare l'eccezionale voce di Jolie Holland, che ricorda da vicino le migliori voci blues o country di inizio secolo scorso. Di certo se non può essere ascritto nell'ambito dei capolavori questo disco si può tranquillamente immetere nell'ambito dei migliori dischi d'esordio del decennio attualmente in corso. Ed i dischi successivi della Holland, "Escondida" del 2004, "Springtime can Kill You" del 2006 e "The Living and the Dead" del 2008 dimostrano un talento intimo e cristallino.
"Il fiume scorre tranquillo. Uno straniero si affaccia dall'altra parte del fiume. La ragazza lo saluta. Lo straniero ricambia il saluto. Saranno passati anni. Saranno passate stagioni. Ma ora sorride. Si ora la ragazza sorride."
- Alley Flowers
- All the Morning Birds
- Roll my Blues
- Black Hand Blues
- December, 1999
- I Wanna Die
- Demon Lover Improv
- Catalpa Waltz
- The Littlest Birds
- Wandering Angus
- Periphery Waltz
- Ghost Waltz
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