State mettendo a posto la vostra vecchia libreria. Volumi accatastati, polvere che si alza piroettando con grazia finendo sgradevolmente nei vostri polmoni, con conseguente tosse, nuovo polverone e di nuovo altra tosse e così via. Dopo aver rischiato di cadere dallo sgabello ("perchè diavolo tengo i libri così in alto?"), vi capita tra le mani un libro del quale avete ricordi particolari, che vi ha anche cambiato e che ricordate. Per dirla alla Proust, però, ora come ora quel libro non è più quello che voi avete letto. Innanzitutto è ingiallito, polveroso e la copertina si è anche mezza staccata ("e poi perchè è appiccicaticcio?"). In secondo luogo, siete voi ad essere cambiati.
Più o meno, questa introduzione riporta le linee che segnano lo svolgimento del libro "La Casa del Sonno", nel quale Jonathan Coe riesce a disegnare persone, luoghi e cose nel passato e presente, lasciando il permanente interrogativo sul futuro accompagnato ad un ricordo del passato talvolta piacevole, talvolta amaro e doloroso; nel costante intreccio di persone e luoghi in tempi diversi, si evolvono personalità e situazioni, o meglio, cambiano personalità e situazioni, che daranno la stessa sensazione del libro ritrovato in libreria e susciteranno anche nel lettore una certa malinconica felicità che si lega e ai propri particolari ricordi, e a quelli del libro che riesce benissimo ad immergere chi sfoglia le pagine nella pittoresca Ashdown, "enorme e grigia," che "sorgeva ad una ventina di metri dalla viva parete della scogliera" e nell'ambiente prima socievole ed universitario e poi distaccato e lavorativo dei protagonisti.
Il luogo-perno della vicenda è appunto la casa del sonno, attualmente istituto per la cura di disturbi del sonno, un tempo residenza universitaria nella quale Gregory Dudden (che poi guiderà la casa del sonno al limite di una personalità psicotica) viveva con l'allora sua compagna Sarah, narcolettica, affascinante e sessualmente instabile, nonchè il personaggio, insieme a Robert (eterno innamorato di costei, con la quale condivide una certa instabilità sessuale), che più anima la vicenda e intriga il lettore, quasi perdendosi nel corso del libro. Un altro dei personaggi focali della storia è Terry, personalità estremamente interessante, inizialmente studente alla ricerca del sogno perfetto da cui trarre un film in sonni lunghi ben più della norma e poi cronico insonne e critico cinematografico stressato. Personaggio particolarmente rilevante è poi l'omosessuale Veronica, intellettuale "freak" in grado di affascinare Sarah, ma essenzialmente cambiata nel corso del tempo, arrivando anche ad una triste fine della sua storia personale. "La casa del sonno", è tra l'altro un libro che accomuna i personaggi nella storia, e che riappare diverse volte in situazioni diverse.
Con la sola esperienza universitaria in comune, i personaggi si trovano a fronteggiare ricordi e situazioni passate, crisi interiori e un futuro decisamente diverso da quello che si aspettavano, arrivando ad incrociarsi nuovamente grazie al filo conduttore del sonno e scendendo progressivamente dalla fase uno alla fase rem, come vivendo un sogno nel quale non tutto va bene.
Intreccio bellissimo e particolare, in grado di far entrare il lettore nel libro grazie alla varietà dei personaggi che contiene a alla caratterizzazione notevole di cui ognuno di essi gode, ed in grado anche di far riflettere su molte tematiche, se non sulla propria personalità. Il libro risulta inoltre molto piacevole da leggere in qualsiasi situazione (anche di stress) del lettore, grazie ad uno stile asciutto e leggero, ma molto immersivo. Per di più, questo non è un libro da apprezzare solo "ad una certa età" (come è successo, ad esempio, a "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" di Brizzi), ma da rileggere in ogni momento nel quale vorrete ricordare.
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