Libro per ragazzi?!? Classico della letteratura per bambini?? Cosa?!?!
"Viaggi di Gulliver" è tutto meno che un libro per bambini. Non vi offendete, bambini, ma a 10 anni è difficile riuscire a comprendere la portata e il messaggio reale di questo libro. Non l'ho mai letto nella mia infanzia, anzi la prima (e per ora unica) volta che l'ho letto è stato meno di un mese fa e mi ha colpito subito.
Mi aspettavo un "Robison Crusoe" parte 2, e invece cosa combina il caro Jonathan Swift? Scrive un libro parodistico e satirico. Parodistico perchè, appunto, riprende e in qualche modo ridicolizza (seppur in modo molto molto velato) i libri d'avventura dell'epoca. Satirico perchè l'opera è una critica asprissima alla società inglese (e, in senso lato, europeo) del 1700. L'autore, che scrive sotto pseudonimo del protagonista Lemuel Gulliver, divide la sua fatica più famosa in quattro parti:
1. Viaggio a Lilliput
2. Viaggio a Brobdingnag
3. Viaggi a Laputa, Balnibarbi Luggnagg, Glubbdubdrib e nel Giappone
4. Viaggio al paese degli Huyhnhnm
In ognuno di questi luoghi lo sfortunato Lemuel Gulliver incontra popolazioni fantastiche che però hanno almeno un aspetto che rimanda alla natura umana. Nel primo viaggio, il protagonista fa la conoscenza degli abitanti di Lilliput, alti 6 pollici (15 centimetri circa). Dopo un primo incontro-scontro, Gulliver è accettato nella società è, dopo aver imparato la lingua locale, diviene un favorito del re e della corte. Gulliver aiuta il reame di Lilliput nella guerra contro i nemici dello stato di Blefuscu, identificato dalla critica come lo stato francese in guerra con gli inglesi (i lillipuziani). E' da segnalare che la rivalità fra i due popoli è dovuta a due modi diversi di rompere le uova: questo futile motivo è probabilmente un'allegoria delle guerre combattute per le ragiomi più banali (spesso usate come pretesto) e in particolare per gli scontri fra anglicani e cattolici inglesi. Col passare del tempo la presenza di Gulliver diventa un peso per lo stato di Lilliput, e l'autore è costretto a fuggire a Blefuscu (dove aveva tessuto rapporti diplomatici dopo la battaglia) e da lì in patria.
Il secondo viaggio porta il protagonista a naufragare a Brobdingnag, dove le persone sono alte all'incirca 22 metri (la scala di Lilliput è 1:12, questa di 12:1). Diviene anche qui un favorito a corte e discute spesso col re degli ordinamenti europei. Il re non comprende come ci si possa uccidere fra uomini, spesso con motivi futili. Anche qui Swift critica la guerra e la sua inutilità con molta intelligenza. Col passare del tempo Gulliver comincia a sentire nostalgia di casa e, per caso, un giorno finisce in mare e viene raccolto da una nave, con la quale fa ritorno nuovamente in Inghilterra.
Riparte pochi mesi dopo e finisce, dopo esser stato catturato dai pirati, nel reame di Laputa, costituito da un territorio sopra il quale viaggia un'isola volante che contiene la capitale. L'isola si abbassa a livello del suolo solo per schiacciare le città della terraferma che osano ribellarsi. Nonostante il popolo viva nella misera, nell'isola volante gli eruditi (che studiano solo matematica e musica) non riescono ad applicare il proprio sapere a situazioni reali. Successivamente Gulliver è portato a Balnibarbi, dove gli abitanti si dedicano a invenzioni, spesso del tutto inutili. E' questa (come la precendente) una forte critica ai sapienti che, indifferenti alle sofferenze del mondo, ricercano un sapere fino a sé stesso che non aiuta il popolo. In questo reame il protagonista incontra anche persone immortali, che sono le più infelici tra tutte: infatti esse non sono eternamente giovani e soffrono di non poter morire. Swift vede quindi la morte come un evento del tutto naturale e in qualche modo giusto. Le terre conosciute dal protagonista in questo viaggio sono quelle a lui meno gradite, tanto che non vede l'ora di tornare in Inghilterra, cosa che fa alla prima occasione, passando per il Giappone.
Il quarto viaggio di Gulliver lo porta nella terra degli Huyhnhnm, esseri molto simili ai cavalli, ma dotati di una ragione per molti versi superiore a quella umana. Questo popolo ha sottomesso gli Yahoos, quasi uguali agli uomini, pur avendo una natura animale e essendo guidati dall'istinto. Il protagonista si ambienta benissimo in questa terra e, nonostante venga considerato appartenente ad una nuova tipologia di Yahoos inspiegabilmente dotata di ragione, ha molte conversazioni e scambi di idea con gli Huyhnhnm che lo ospitano. Essi non conoscono la falsità e la menzogna, la guerra e la violenza, e Gulliver si trova molto in difficoltà nel spiegare il loro significato.La ragione umana e quella di questo popolo immaginario sono quindi molto diverse, perchè l'uomo usa la sua per fare principalmente del male, un concetto che non esiste nel mondo degli Huyhnhnm, che infatti non hanno parole per esprimerlo, essendo così costretto ad aggiungere la parole "yahoo" al significato positivo corrispondente. Ecco un altro particolare che segnala il disprezzo che il popolo, e di riflesso Gulliver che oramai è del tutto integrato, prova per gli Yahoos. Tuttavia il Concilio Supremo bandisce Gulliver non ammettendo che un essere simile agli Yahoos viva al pari loro, e lo sfortunato viaggiatore è costretto a fare ritorno in patria contro la sua volontà. Una volta in Inghilterra Gulliver non può sopportare la vista e soprattutto l'odore degli altri uomini, e si ritira a vivere nella stalla, in compagnia di quei cavalli che tanto gli ricordano gli Huyhnhnm.
"Viaggi di Gulliver" è un libro attualissimo, perchè attuali sono le sue critiche alla società, rimasta per molti aspetti uguale a quella del 1700. E non è assolutamente un libro per bambini, lo ribadisco con forza. Questo è un libro che va letto dai 16-17 anni in su, e se l'avete fatto nella vostra infanzia, vi consiglio vivamente di riprenderlo e leggerlo con nuova mentalità.
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