"Con le pelli decorate di perle
Io mi annodavo di piume colorate
E battevo il tamburo di guerra..
Battevo il tamburo di guerra"
Il nero che balla in copertina è lei, è Joni la figlia spregiudicata di Don Giovanni.
Contaminare, contaminare, mutare, diluire e fondere i suoni. La ricerca è continua in un flusso unico che nella tua opera ti porta a raggiungere risultati del tutto imprevisti. L'apice del jazz-rock di Joni Mitchell lo si raggiunge nel '77 con questo doppio lp mai troppo considerato dalla critica per le sue eccessive lungaggini e i chilometrici testi che fluiscono senza freno come rivoli di acqua libera.
"Don Juan Reckless Daughter" è il disco in cui la musica della Mitchell si apre alla contaminazione più genuina di suoni caraibici e africani, è il disco in cui il basso di Jaco Pastorius dialoga in modo sublime con la cristallina voce di Joni in "Talk To Me" e nell'incipit magnifico di "Cotton Avenue". A spiccare sono le percussioni di "The Tenth World", con i cori che anticipano di almeno tre anni i deliri suburbani dei Talking Heads di "Remain In Light", mentre "Dreamland" è il trionfo dei suoni sudamericani "lontanissimo il Canada, lontane le catene da neve". A dividere un primo lp più vicino al jazz-rock e un secondo più fusion "Paprika Plains", ovvero il capolavoro assoluto della Mitchell sperimentatrice che in quindici minuti unisce frammenti melodici al piano con un orchestra centellinata a cui solo alla fine si unirà una parte ritmica fra le più sostanziose della produzione di Joni. E' la messa in musica di un sogno, la piccola Joni vestita da indiana con il tamburo sulla copertina è una delle immagini riportate. "Don Juan Reckless Daughter" è un disco che definire complesso è forse riduttivo, deve essere ascoltato sia con la mente che con il corpo con tutta tranquillità solo così lo si potrà apprezzare in tutte le sue finezze e dettagli sonori, obbligato l'acquisto del vinile originale.
Il tema musicale in chiave jazz proseguirà con "Mingus" nel '79, ancora più ardito ma più tipicamente jazz-rock mentre agli albori degli anni '80 l'amore per il reggae e i ritmi dei Caraibi porteranno Joni a cercare una collaborazione con i Police che mai si concretizzerà.
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