E' sconsigliabile avvicinarsi alla musica della Mitchell ascoltando questo disco, in quanto tutti gli altri album che si potranno successivamente ascoltare della stessa artista non si avvicineranno alla perfezione come questo, ad eccezione di un altro live "Miles of Aisles", antecedente a questo, che ne è la controparte acustica. La magia del disco si deve a due fattori: le canzoni scintillanti scritte dalla Mitchell (e da Charles Mingus in qualche caso) e un gruppo di supporto che comprendeva i più grandi musicisti della musica Jazz-Fusion di quel periodo, (siamo nel 1979). parliamo di artisti ormai entrati nel mito, primo fra tutti il leggendario bassista Jaco Pastorius, la star della chitarra elettrica Pat Metheny, il tastierista spesso collaboratore di Metheny, Lyle Mays, l'illustre sassofonista Michael Brecker e il batterista Don Alias, già collaboratore di Miles Davis e dei Weather Report: una All Stars Band insomma. E' un doppio album che ripropone soprattutto i brani del disco precedente a questo cioè "Mingus"(1979), "God must be a Boogie man", "Goodbye Pork Pie Hat", "The Dry Cleaner from Des Moines" e soprattutto quelli tratti da "Hejira" (1975) "Amelia", "Coyote", "Furry Sings the Blues", "Black Crow" e la title track "Hejira". Le altre canzoni del repertorio della Mitchell subiscono tutte il trattamento rivitalizzante di questa favolosa band che con l'ausilio anche del gruppo vocale dei The Persuasions, regala agli ascoltatori vette irraggiungibili come la spirituale "Shadows and Light" e l'effervescente "Why do Fools Fall in Love".

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