Ok, qualche tempo fa ho scritto la recensione per quel discutibile disco che è la colonna sonora di questo discutibile film che è Tron Legacy. Un paio di giorni fa, quindi, sono andato a vedere al cinema se l'unione film/musica funzionava. E la risposta è, tristemente, no. I Daft Punk sono di gran lunga superiori a questo film che, tristemente, si distacca da quel che ricordo del primo Tron. Non sono ancora in grado di giudicare e fare un confronto equo tra i due capitoli, dato che il primo film l'ho visto diversi anni fa e forse nemmeno interamente.
Ma ora abbandoniamo premesse e paraculismi e concentriamoci su Tron Legacy. Il lungometraggio diretto dall'architetto Kosinski ha, penso, deluso un po' tutti. Tron Legacy è un filmetto che punta i maniera errata sulla storia, cercando di immettere al suo interno un sacco di elementi e input che non vengono risolti alla fine. Comincia bene, con la giusta atmosfera e le giuste scene, poi si allontana brutalmente da quello che nel primo film era 'il gioco'; basti vedere che c'è solamente una sfida con le famose moto. Non c'è nulla di innovativo, la sceneggiatura di 'quelli di Lost' calca piste già approvate da milioni di altri film fantascientifici o fantasy, proponendo stereotipi visti e stravisti. Ve la spiego brevemente. Sam Flynn (Garrett Hedlund), esperto di tecnologia e figlio di Kevin Flynn (Jeff Bridges), cerca suo padre misteriosamente disperso e si ritrova catapultato nello stesso mondo - popolato da programmi feroci e giochi da gladiatore - dove suo padre aveva vissuto 25 anni. Assieme alla sua leale confidente (Olivia Wilde), padre e figlio inizieranno un viaggio attraverso questo mondo che è cambiato totalmente con il passare degli anni.C.L.U., ovvero l'alter ego di Bridges, è diventato cattivo ed è deciso ad eliminare tutte le ISO (ovvero errori, forme spontanee di vita all'interno del sistema informatico). Ok, da qui si poteva partire con una sceneggiatura originale ed avvincente, magari con meno azione e più significati, ma invece no. Eddie Kitsis e Adam Horowitz infarciscono questo flebile soggetto più che possono, creano un megapanettone dagli innumerevoli spunti sprecati e sono contenti così. Beati loro. Noi no.
Kosinski realizza un film debole da quasi tutti i punti di vista. La recitazione degli attori è mediocre perchè deve seguire un copione mediocre. Quello che si salva sono le trovate scenografiche (il passato da architetto del regista si vede soprattutto qui) e le musiche che, abbinate più agli ambienti che alle scene danno il giusto effetto per immergersi in questo nuovo mondo. Siamo stufi, però, di queste produzioni cinematografiche enormi, dove si va alla ricerca del già visto e dell'approvato. L'aumento considerevole dei film in 3D nelle sale è il picco del pessimo clima cinematografico che si respira al momento, dove i produttori cercano sempre più di sviluppare l'effetto visivo, l'effetto copertina patinata. Si, perchè è quello che fa andare al cinema la gente, è quello che fa comprare tonnellate di merchadising a genitori di ragazzini appassionati di fantascienza da un quarto d'ora. E' la scritta DAFT PUNK sul poster, è il nome Jeff Bridges, sono le luci led su fondo nero... Basti calcolare quanti film indipendenti interessanti non hanno ancora un produttore nè in Italia, nè all'estero. Che tristezza.
In ogni caso, tralasciando questo mio sfogo, non è un film pessimo. Tron Legacy è comunque un film che si lascia guardare volentieri, pur non essendo all'altezza di nessuna aspettativa. E comunque in giro ci sono film di gran lunga peggiori che in italia, in questo periodo, riscuotono molto più successo. Non è vero, Massimo? Non è vero, Christian?
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