Stazione Centrale (Milano), 18 aprile 2014
Venerdì Santo, manca un’ora al treno per Brescia, cosa fare? Entro in una libreria a tre o quattro piani, vago tra i libri, ho voglia di leggere qualcosa di nuovo. Sezione “R”, intravedo un po’ di pubblicazioni di Joseph Roth. A me fa impazzire il suo stile asciutto ma molto acuto, le sue frasi taglienti e ironiche, la sua prosa decadente molto lucida. Trovo “Giobbe. Romanzo Di Uomo Semplice” (già letto, meraviglioso), “La Cripta Dei Cappuccini” (già letto, spettacolare), “La Leggenda Del Santo Bevitore” (già letto, mitico), “L’Anticristo” (...oh my God, mai letto, lo voglio, lo compro).

Parigi, anni ‘30
Joseph Roth ha quarant'anni e gira per Parigi, Berlino è oramai alle spalle, è dovuto scappare, un ebreo non è molto ben visto da quelle parti. Hitler è salito al potere, il male supremo si è fatto Uomo. Nel suo rifugio parigino scrive "L'Anticristo", un libro strano, fuori dai suoi normali schemi narrativi. Non è più il cantore della fine del grande impero asburgico, lascia perdere la sua scrittura semplice e diretta, brillante e malinconica allo stesso tempo. Decide di salire sull'altare e d’inveire contro il Male che pare espandersi a macchia d'olio nel mondo intero. L'Anticristo è ovunque. Il male e il caos sono opera del demonio che tende inevitabilmente a ingannare le persone. Il male sta nella politica malata che trasforma la sacra croce in un maledetto simbolo uncinato (nazismo) o che addirittura vieta il culto religioso (comunismo). Il demonio si nasconde nell'economia statunitense, un'orda malefica che soffoca qualsiasi altra necessità. L'Anticristo si nasconde nella parola scritta (nel giornalismo) usata solo per vendere menzogne. Il "Signore dalle Mille Lingue" ha una falsa verità per ciascuno di noi. Il male è nel cinema che ha portato via l'ombra (l'anima) agli uomini che si svendono per soldi. L'Anticristo è sottoterra, non all'inferno, ma nei giacimenti di petrolio. E' nella gente, fra gli ebrei, in Joseph Roth, in ogni luogo. L'irruenza di Joseph nella scrittura è esemplare, è un attacco frontale a tutto ciò che non è bene. I capitoli del breve pamphlet si snodano per argomento, ricchi di pathos, suggestioni visive, espressioni apocalittiche, pensieri ubriachi. Non è facile in questo viaggio dantesco nei gironi del male stare dietro a Joseph Roth. Nel suo albergo lo possiamo immaginare chino sul foglio di carta, con una penna nella mano destra, un bicchiere di vino nella sinistra e una catasta di fiaschi vuoti alle spalle. E' un libro folle, a tratti assurdo, profetico e pessimista, indignato e nichilista da leggere in modalità "alterata" perché due ubriachi non hanno problemi a capirsi.

Adesso, ovunque tu sia
Il Male è ovunque, ognuno di noi è un po' Anticristo? Può spaventare ma, senza il seme del male, come potrebbe emergere il bene? Il male è un alone che ti circonda mentre, tranquillo di fronte allo schermo del pc, stai leggendo questa pagina. Guarda alle tue spalle, la tua ombra potrebbe essere già stata rubata dall'Anticristo. Non sei stato, per caso, mai ripreso da una videocamera? Ommadonna, A-I-U-T-OOOOOO…..

...l'Anticristo mi aveva ripreso mentre parlava con me, in qualità di nemico dell'Anticristo. In mezzo alle ombre degli sciatori, dei rematori, dei giocatori di tennis, dei pugili, degli attori, dei politici, dei criminali mostrò anche la mia ombra. Mi aveva rapinato l'ombra. Ed io lasciai il teatro....(Joseph Roth)

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