Dopo tre lunghi e faticosi anni di silenzio, Lorenzo 'Jovanotti' Cherubini alla soglia dei 40 anni, con una barba sempre più lunga e folta, ritorna con il suo decimo album. Buon Sangue, questo è il titolo del suo 'Kill Bill', così definisce il suo nuovo lavoro, dopo intense collaborazioni con vari artisti, tra Planet Funk, Stefano Fontana, Michele Canova e Celso Valli, questo nuovo mondo musicale di Lorenzo si presenta più elettronico, più vero, più f.u.n.k.y. Ha subito un buon approccio con la critica, che definisce Good Blood destinato a rimanere negli annali della musica italiana.

L'edizione limitata di Buon Sangue contiene due cd, su un disco troveremo la versione originale e il lavoro finito contenente l'acclamato singolo (Tanto)³, sull'altro cd 'Extra F.U.N.K. (fratelli uniti nel kaos)' abbiamo un altro punto di vista cui vedere il lavoro svolto da Jova, un approccio più vero, più funky che molti ameranno.
Ma andiamo al punto, Buon Sangue è davvero un bellissimo album, il concetto principale è la sperimentazione, sia dal punto di vista musicale, con un nuovo approccio verso l'elettronica, sia dal punto di vista delle parole, dei testi strani, fatti di scioglilingua e frasi non sense, è tutto meno “commerciale”, meno scontato. La band si sente di meno, anche se le chitarre ci sono, tutto è però unito da un solco elettronico e funky.

Certo, il vecchio Jovanotti, non è scomparso, infatti ritroviamo canzoni tradizionali forse “inevitabili” come 'Mi fido di Te', 'La Valigia', 'La Voglia di Libertà', 'Una Storia d'Amore' che non fanno mai male, ma che sicuramente non manifestano il vero senso dell'album, ascoltiamo il pieno rinnovamento in pezzi come 'Falla Girare', 'Mani in Alto', 'Coraggio', 'Bruto', 'Mi Disordino', quest'ultimo il pezzo finale di 12 minuti trasmette forse in pieno, tutto il senso del lavoro. Le novità le troviamo anche/soprattutto gustandoci tutto il disco aggiuntivo Extra F.U.N.K., è infatti per questo che consiglio di comprare (se avete 20 euro a disposizione) soprattutto la versione limitata.

Infine non è comunque un caso se De Gregori ha fatto i complimenti a Lorenzo per il bellissimo lavoro e stranamente per l'azzeccato titolo dell'album. Non aspettatevi un album funk punk elettronico da malati di testa alla Liars, ma solamente un Jovanotti più maturo, più ricercato e forse più vero. Forse veramente rimarrà tutto nella storia della musica italiana, forse veramente anche Dj Francesco un giorno cambierà... forse.

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