Painkiller rappresenta il picco raggiunto dal heavy metal come genere purissimo. A mio parere non ci sono evoluzioni dopo questo disco. Violenza assoluta unita ad una potenza incredibile, immortale il drumming di Scott Travis. “ Metal meltdown” con il suo intro maestoso, i riff pesantissimi di “ Between the hammer and the anvil” , “ Nightcrawler” , la epica “ Touch of evil” . Halford raggiunge acuti altissimi, quasi da King Diamond, gli assoli sono potentissimi, e il drumming martellante. Il miglior disco heavy “ puro” mai concepito. Hell Patrol" e "All guns blazing" sono a mio avviso pezzi ottimi, ma il capolavoro assoluto è la splendida title track, "Painkiller": velocità folle, riff taglienti come motoseghe e stacchi solistici rapidissimi e super tecnici, cambi di tempo dettati dalla superba prova dietro alle pelli di Travis, e screaming grandioso di Halfrod. Brani dal feeling strepitoso, caratterizzati dalle linee vocali di Rob che rasentano la trascendenza, da riffs immortali e assoli da cardiopalma, capaci di creare una forza d'urto formidabile e ritmiche serrate. Inoltre Scott Travis è il miglior batterista mai avuto dal Prete, basterebbe il suo contributo all'intro di Painkiller per capirlo. Insomma, il capolavoro per antonomasia del gruppo, per cui c'è solo un aggettivo C'e' da aggiungere solo ke dopo questo lavore, halford è andato via, lasciando i suoi vekki soci in panne, dato ke dopo i priest nn sono piu' stati i priest!!!!! Tra i dieci lavori piu' importanti della storia del metal!!!!!! QUESTO CD E UN CAPOLAVORO ___________
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