Quando lo avete detto al vostro nome segreto è scoppiato in fiamma e lo hanno bruciato sto... facendo galleggiare l'amore, ho regolato le ustioni dei nostri cuori che bruciano come il sole... stiamo galleggiando come un'entità sospesa... stiamo galleggiando assieme a voi. Da quando avete baciato i miei occhi ho ritrovato la me stessa che vive ... io sto galleggiando da quando ho tenuto la vostra faccia, salgo attraverso lo spazio, sto galleggiando con voi... con voi. (parlato) perchè non venite sopra alla mia casa? Ve ne prego... facendo galleggiare l'amore, ho regolato le ustioni dei nostri cuori che bruciano più del sole... stiamo galleggiando come un'entità sospesa... stiamo galleggiando assieme... io e voi.

 

Queste le parole del brano guida ("Floating") di questo disco del 1999 prodotto da David Linch e Angelo Badalamenti, co-autore di gran parte dei brani. E con queste credenziali era difficile non venir risucchiati dalla forte personalità di un regista visionario e "maledetto" che imprime la sua lucida distorsione a tutto l'album. Un album suggestivo e "fluttuante" appunto, in un mare di sensazioni visive e uditive che permettono ai brani di levitare leggeri e soffici, avvolti da un'alone di sensualità e mistero, con una tensione emotiva pronta ad esplodere da un momento all'altro senza mai farlo completamente. Un album di spasmodica attesa, di quiete apparente o di esplosioni trattenute somatizzandole. Un album "galleggiante" in un oceano di visioni che rimandano inequivocabilmente a quel grande evento mediatico-televisivo che fu la saga di Twen Peaks. Capolavoro indiscusso del malefico duo Linch-Badalamenti a cui la giovane Cruise (che tradotto significa "Crociera" tanto per far quadrare il cerchio!) ha prestato la sua voce angelica e rarefatta, cospargendo dolcezza e grazia a un lavoro "dolcemente oscuro" che ci porta per mano e ci invita con parole sussurrate e leggere a lasciarsi fluttuare assieme a lui in mondi che a noi non son dati a sapere.

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