La sua voce è un sussurro, forse un'illusione nata dentro a un sogno. Così impalpabile da indurre un temporaneo rilassamento nell'ascoltatore prima che si faccia strada, presto o tardi, un vago senso di inquietudine. Lei, Julee Cruise, era stata assoldata da Angelo Badalamenti per queste sue caratteristiche nel 1986, e il risultato, il brano "Mysteries of Love", era entrato a far parte della colonna sonora del film "Velluto blu" di David Lynch.

Lynch, Badalamenti, Cruise: l'alleanza prosegue negli anni e si concretizza nell'album di debutto della Cruise, "Floating Into The Night" (1989), nella colonna sonora della serie televisiva Twin Peaks (1990), e nel secondo album dell'eterea cantante americana, "The Voice Of Love", uscito nel 1993.

Undici brani, 52 minuti di musica, una formula che forse comincia a dare qualche segno di stanchezza. Julee Cruise si muove vaporosa tra le ambientazioni sonore create da Badalamenti con le sue tastiere morbide; basso elettrico o contrabbasso e tocchi leggeri alla batteria danno a volte l'impressione di trovarsi in un club pronto a intrattenere i clienti con un jazz riposante in sottofondo; e gli interventi alla chitarra sono tanto occasionali quanto discreti.

Così il brano di apertura, "This Is Our Night", e i tre che seguono: uno stile musicale scarno e sottomesso che unito all'esile voce della Cruise genera paradossalmente tensione. I successivi "Up In Flames" e "Kool Kat Walk" hanno infatti il compito di spezzare il clima ipnotico e incantatorio che si è venuto a creare, il primo con atmosfere jazzate (e qualche non rassicurante ululato di sirena sullo sfondo), il secondo con accenni nervosi di pianoforte e chitarra e una singolare struttura iterativa, quasi a cantilena, del brano.

Il resto dell'album si muove lungo le coordinate stilistiche già incontrate in apertura, ma va citata tra i risultati migliori la delicatissima e quasi ultraterrena "Questions In A World Of Blue" (peraltro già presente nella colonna sonora del film "Twin Peaks: Fire Walk with Me", 1992) che da sola potrebbe racchiudere una definizione musicale di Julee Cruise. La quale canta d'amore lungo le tracce di questo disco, ma il nobile tema è legato a doppio filo all'immaginazione malsana di David Lynch (ai cui fans questo album è quindi raccomandato), autore dei testi e della rachitica scultura ritratta nell'immagine di copertina.

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