"Perchè siamo come tronchi nella neve. In apparenza poggiano appena in superficie,
e con una piccola scossa si dovrebbe poterli spinger via. No, non si può,
sono saldamente congiunti al terreno. Ma guarda, anche questo è solo apparenza".
(Gli alberi, Franz Kafka).

 The Will. La volontà. La voglia di cambiare quello che ti circonda, urla per dirti che tutti con i nostri gesti quotidiani possiamo portare ad un cambiamento. Inutile continuare a piangersi addosso, guarda quell'albero, impassibile nonostante le intemperie, quell'albero deve esserti d'esempio e darti coraggio, quell'albero che viene dipinto così lucidamente nella prima traccia di The Will:

 "..Quel pino storto e nano mi da coraggio più di stupide parole che mi dico ogni giorno per non lasciarmi andare..".  

Ho voglia di urlare, urlare per sentirmi vivo, accompagnare la voce di Alessandro, a tratti quasi parlata, a tratti lanciata in uno scream anomalo e gracchiante.

Questa è musica che ha qualcosa da dire, hardcore consapevole e rabbioso a partire dalle liriche in italiano, un turbine di lucida ostilità nei confronti di una visione della vita dominata da indifferenza, egoismo e sentimenti di plastica.

L’album si schiude con la già citata “Albero”. Chiudo gli occhi e mi sembra di vederlo, davanti a me e corroso da un forte vento, lo stesso vento che sento scorrermi in corpo e che infine fa diventare la disperazione nella voce di Alessandro la mia disperazione.

“La vita scorre e lascia impronte, segni pesanti, segnali di morte, non solo solchi in faccia ma piaghe più nascoste” recita la prima frase di “Non credere” e lo posso giurare fa maledettamente male.

Seguendo il percorso tracciato dalla band genovese non si può restare indifferenti, l'incedere e la ricercatezza strutturale di una perla nera come "Una vita all'inferno", l'EMOtività desolante di "Cuore di Cane". Tutti tasselli che si incastonano perfettamente tra loro e creano un atmosfera al contempo possente e desolante. Furia hardcore senza soluzioni di comodo.  

Sono convinto che questa sia una delle migliori uscite italiane (in ambito hardcore) degli ultimi anni.

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