Consiglio dall'ultimo de-utente registrato: ascoltate il sottoDerecensito, spero dignitosamente, album ad occhi chiusi e senza distrazioni (come ogni album andrebbe ascoltato la prima volta).
L'artista che sto per presentarvi e che già qualcuno di voi dovrebbe conoscere è una ragazza giovane e dal talento indiscutibile. L'ho incontrata in un recente "meeting" musicale (e incontrata è la parola giusta visto che eravamo circa in 10) e abbiamo discusso per circa un ora. La ragazza sa il fatto suo e questo è indiscutibile. Tiene in mano una Ovation azzurra hyperamplificata e le unghie della sua mano destra sono impressionanti per quanto sono lunghe. E' alta circa un metro e cinquanta, più o meno come la chitarra insomma. Ci siediamo tutti quanti e Kaki inizia ad accordare. Rapida come un falco si avventa sulle corde e tappeggiando simultaneamente e rapidamente intona le prime tre canzoni dell'album che l'ha fatta conoscere dalla critica.
Kewpie Station è un tribale batte e graffia sulle corde, batte e ribatte sulla cassa. Steamed Juicy Little Bun è una ballatina melodica ripetuta ma mai uguale, gentile passa veloce sulle corde creando ponti di inimmaginabile stupore e oniriche bucoliche, mai canoniche, valli, per poi tornare indietro, nel calore e tepore di casa nostra. Carmine St. è una calma isterica tappeggiata rapidamente come su di una tastiera virtuale piuttosto che su di una chitarra classica, la batteria impervia, ma non è ciò che sembra, sono le unghie che solcano fossi sulla cassa, un synth in sottofondo come un gatto che raschia sulla porta di casa, ma in realtà è l'unghia che effettua raschiando dei giri concentrici per poi tornare ad esplodere sulle corde.
Il finger tapping crea melodie? E se lo facessimo simultaneamente con entrambe le mani? Parallelismi che creano la struttura di una canzone nonostante sia tutto stumento; Close your eyes and you'll burst into flames. E' un suono rapido e le melodiche vengono afferrate al volo, un unghiata qui, una martellata là...
Everybody Loves You, che da il titolo all'album, è una scala di inaudita verticalità.
Suonare per un po' di tempo nella metropolitana di New York ha dato a Kaki la forza della sopravvivenza. Suonare in un Tap Bar le ha dato la grinta e l'energia per far sentire ai distratti i suoi vaneggiamenti.
Kaki non sa neanche come sia fatto un pentagramma. Non sa né leggere né scrivere la musica. Non ricorda gran parte delle canzoni, sa solamente "più o meno come fanno".
Ho scritto questa recensione ascoltando Kaki. Non l'ho scritta prima su di un pezzo di carta, volevo che venisse fuori "più o meno" come la immaginavo.
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