Vedere i Kalashnikov dal vivo è sempre un piacere e quindi non ci si poteva lasciar scappare il concerto di Bergamo. Arrivati sul posto ci si rende anche conto del perché i vari gruppi suoneranno di pomeriggio e non di sera: il Laboratorio Anarchico "La Zona", che ospita l'evento, infatti è un centro sociale al piano terra di un condominio e quindi, per questioni di pura convivenza, un concerto alle undici di sera sarebbe semplicemente impossibile. Il posto è minuscolo ma molto attivo, con presentazioni di libri, cene e concerti. Fa quasi tenerazza vedere il cartello esposto che avvisa i condomini che durante la giornata "ci sarebbe stata una festa ma che la situazione sarebbe stata tenuta sotto controllo". Punk molto educati.

Nell'attesa che i gruppi inizino si fa un salto al banchetto del collettivo per accorgersi come materiale da tempo non più in circolazione sia stato finalmente ristampato: i primi due album, "Romantic Songs of Dissidence" e "Songs about Amore and Revolution", ormai pubblicati oltre dodici anni fa, sono ora disponibili come lato a e b di un'unica musicassetta (modalità "nostalgia" ON) mentre invece "Dreams for Super-defeated Heroes" gode adesso di un bel digipack.

L'ultimo avvistamento dei Kalashnikov risaliva a settembre, quando alla Villa Vegan di Milano era stata presentata la nuova formazione, con Valeria alla voce al posto di Valentina. Passati ormai diversi mesi, il gruppo sembra più affiatato e coeso, anche grazie all'incessante attività dal vivo, sia in Italia che all'estero. Il collettivo infatti è di ritorno da un lungo tour in Russia, definito da tutti un successo. Parlando sempre di concerti, quelli in Francia di qualche mese fa sono stati l'occasione per riprendere i contatti con Milena, per dieci anni dietro il microfono del gruppo e ora nuovamente coinvolta, anche se per forza di cose a singhiozzo: non solo tornerà a fare capolino durante qualche data, duettando con Valeria, ma dovrebbe anche essere presente sul nuovo album, ormai in dirittura d'arrivo.

L'esibizione del gruppo milanese è posta in chiusura della serata e all'interno del Laboratorio si respira davvero una bella atmosfera, anche se il pubblico per questioni di spazio è molto ristretto. Nessun brano nuovo, non ancora, ma una carrellata di classici, presi da un po' tutti i dischi dell'ensemble, da "Bandiere da Bruciare", risalente ormai a quindici anni fa, fino alle più recenti "Quando le Macchine di Fermeranno" e "Vampirizzati Oggi". Non potevano mancare pezzi come "Angoscia Rock", "Belfast brucia negli Occhi di Sara" e "Metropoli", alcuni tra i brani più popolari del gruppo, così come è palpabile l'attesa per un pezzo come "Sonja contro la Grande Distribuzione", cantato a squarciagola da tutti i presenti.

A differenza di altri contesti simili, l'acustica è buona e la singolare unione di punk e tastiere e sintetizzatori non si perde in rimbombi o in casse semidistrutte, con i vari strumenti che si sentono piuttosto bene.

Il palco, una volta tanto, non è una barriera invalicabile e se qualcuno vuole salirci sopra nessuno si sentirà offeso, così come non verrà qualche solerte signore della sicurezza a farvi scendere con le buone o le cattive. Il recente tour russo è anche una scusa per riproporre un vecchio brano dei Kino di Victor Tsoi, formazione che negli anni Ottanta divenne una vera e propria istituzione del rock sovietico, qui omaggiata con una rivisitazione di "Mama Anarchia". "E' semplice, la mamma è l'anarchia e il papà il bicchier di vino e fin qui direi che siamo d'accordo": pare di si. "La Musica è un Fucile Caricato di Futuro" arriva sul finale e sarebbe pure fuori scaletta, se vogliamo dirla tutta, ma per fortuna ogni tanto quel pezzo di carta appiccicato sul palco lascia il tempo che trova e non si è così fiscali.

L'attesa, a questo punto, è tutta per il nuovo materiale in uscita (oltre all'album è previsto a breve uno split con i Contrasto) e naturalmente per ulteriori date, meglio ancora se in compagnia di Milena.

Bel concerto e bella serata e un grazie ai ragazzi della "Zona" per tener viva una realtà così interessante in un contesto, quello della bergamasca, non sempre così ricettivo e aperto nei confronti di queste iniziative.

Kalashnikov Collective:

Valeria Disagio, voce

Sarta, chitarre

Puj, chitarre

Ale, basso

Lisa, sintetizzatori

Don, tastiere

Loky, batteria

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