100% hardcore, 100% hip-hop, 100% b-boy fiero e rappresento! 100% dope, 100% style, 100% rappresento nel '96!
Questo è il ritornello di "Centopercento", traccia n°2 dell'album "Fastidio". Una frase che si può definire il "succo" del disco; "Fastidio" infatti è un album di puro hardcore hip-hop, stiloso e dopato come tutti i prodotti della zona dopa e confezionato da un vero B-Boy, uno con due B maiuscole, uno che rappresenta veramente nella scena italiana, ovvero il "Don", Kaos.
Kaos, un B-Boy vero, fiero e serio, un mc tecnico, stiloso e molto, molto cattivo, uno che ha sempre dato il massimo per la scena italiana dando un contributo fondamentale alla nascita del movimento hip-hop italiano con un gruppo storico come i Radical Stuff con cui rappava in inglese. Kaos dunque dopo aver testato le sue incredibili capacità liriche anche in italiano nella celebre "Don Kaos" ne "La Rapadopa" di Gruff e in svariati featuring con Neffa e i Colle Der Fomento, partorisce il suo primo disco ufficiale interamente in italiano.
Ma cos'è il fastidio? Bè per noi la risposta è facile, il fastidio può essere una noia, un problema, un grattacapo... per Kaos il discorso si allarga. Il fastidio è una sensazione che lo accompagna costantemente, un pessimismo cronico, un disgusto per la falsità, l'ipocrisia e l'inutilità di troppe cose che gli stanno attorno. Il fastidio lo respira, se ne nutre, è impossibile mandarlo via. Il fastidio però sta al centro dell'album, tutte le tracce sono frutto di fastidio, nonostante tutto Kaos non ne può fare a meno.
"Fastidio" comunque è un capolavoro a tutti gli effetti, uno dei migliori album di rap italiani mai nati in Italia. Un disco cupo, triste, ossessivo e spietatamente reale; una realtà che appare molto amara filtrata attraverso l'occhio critico e infastidito di Kaos.
Tra le tematiche ricorrenti del disco vi è l'avversione per ciò che è commerciale, la musica per le masse, quella fatta apposta per far soldi, poi la sua vita non proprio felice a detta sua e soprattutto i "pseudo-b-boy", che invadono la scena italiana, fiacchi mc che devono studiare ancora tanto. Ma nonostante tutto il filo conduttore è il fastidio.
Le produzioni hanno un ruolo fondamentale nel disco, sono tutte veramente eccellenti e quasi tutte opera del grande Neffa, nella circostanza nei panni di Piscopo, tranne che nell'"Intro" che è stata confezionata dalla coppia Piscopo-Kaos, ne "Il Codice" da Dj Skizo e nel remix di "Meglio Che Scendi" opera di Chico M. Dee a.k.a. Deda.
Kaos ovviamente non è da solo nel disco e lascia il microfono anche ai suoi fidati soci, Piscopo in "Meglio Che Scendi", Sean in "Black Hole", il grandioso Deda in "Ora Non Ridi Più" e Dj Gruff, qui nei panni di Lowdy NCN in "Black Hole" e "Fastidio".
Il disco è ricco di vere e proprie perle patrimonio del rap italiano, a partire da "Centopercento", forse il pezzo più rappresentativo del disco, il vero manifesto di ogni b-boy che si rispetti ("Esattamente adesso, tutti quanti ormai convinti/ che l'Hip Hop e' cio' che senti/ mentre il rap e' cio' che canti/ differenti, situazioni punti di contatto/ spazi nuovi nuovi stili tutti a caccia di un contratto?" ), la splendida "Domani Sarà Peggio" ("Alzo gli occhi al cielo e vedo il buio/ la mia strada adesso è a un bivio/ da una parte l'hip-hop serio/ dall'altra parte c'è il denaro/ seguo il mio sentiero/ e se non porta in alto/ forse hai già capito quale strada ho scelto/ scelgo l'asfalto?), "Il Codice" che parla dell'attività che ha praticato per anni, il writing ("...sull'acciaio leggi il codice difficile/ il concetto e' senza regole/ ma e' inutile/ se questo tu lo chiami crimine, essere ostile/ per te io saro' il peggio criminale..."), "Per La Vita" dedicata agli amici più cari di Kaos ("...se guardo indietro ai giorni in cui ero un ragazzino/ la gente che e' rimasta uguale puoi contarla su una mano..." ). E ancora "Meglio Che Scendi", "Ora Non Ridi Più", "Fastidio" e la claustrofobica "Fino Alla Fine", che sembra non finire mai in cui Kaos ci da una dimostrazione del suo stile con oltre 4 minuti tiratissimi di rime continue senza pause.
Che dire? Un disco grandioso sotto tutti i punti di vista, un album tra i più rappresentativi della scena italiana. A dirla tutta il rap italiano non mi fa impazzire, ma questo è uno dei dischi che amo di più in quanto lo reputo un saggio di stile, tecnica e musiche di un livello superiore e a mio parere sarà difficile tornare a livelli del genere in una scena italiana che attualmente non vedo in forma splendida. Penso che la scena italiana abbia ancora bisogno di uno come Kaos e se anche lui alla fine mollasse sarebbe una perdita enorme, in quanto in tutti i suoi dischi, e soprattutto in "Fastidio" dimostra come lo stile sia cosa per pochi.
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