Arrivato a 7 anni di distanza dal secondo LP, Karma è il disco della maturità artistica di Kaos e ne rappresenta il testamento musicale. A dire il vero, andando a rileggere oggi, alcuni testi tratti da "L'Attesa", si capisce che già allora, nel ?99 c'era la volontà di lasciare il microfono ed abbandonare le scene. Un esempio su tutti è il ritornello di "Oltre La Fine:
"Puoi gia' contarmi tra gli assenti, sono gli ultimi istanti,
da qui in avanti sono fuori dai combattimenti ...contenti?
La mia missione adesso e' giunta a conclusione,
vedremo chi avra' ragione solamente oltre la fine."
Partiamo col disco in sé. Rigorosa autoproduzione, distribuita da TrixShop. Iniziamo a notare la favolosa grafica del cartonato a cura del buon vecchio zio DeeMò. Proseguiamo constatando che la squadra dei produttori è completamente nuova, a parte l'intro affidato ad Ahmad (vecchia conoscenza di memoria M&M). La parte del leone la fa Donjoe, che si accaparra ben 7 produzioni, seguito a ruota da Shablo con 4 mentre Mace e Dj Argento chiudono con una a testa. I rispettivi stili si fondono bene con quello di Kaos, tanto che a ripetuti ascolti (non ho fatto molto altro ultimamente...) l'impressione di omogeneità non viene meno. Questo ci introduce ad uno dei punti forti del disco: il livello viaggia esattamente alla stessa (alta) quota dall'inizio alla fine. Claro, non è che Kaos ci abbia abituato a qualcosa di diverso, ma questa è l'ulteriore riprova del fatto che il guerriero straccia il 100percento, sempre. Per quanto riguarda i featuring anche qui c'è la chiusura del cerchio (?!): dai suoi ultimi partners in rhyme Turi e Moddi, ai nuovi Club Dogo, ai primi Colle der Fomento, e non dimentichiamoci la presenza di Trix, celebrato da un pezzo tutto per lui ("D.C.V.D."). Veniamo ai testi. Che dire? Le armi sono sempre le stesse: le parole filtrate da 20 anni di Hip-Hop, nel sottosuolo, sui palchi grezzi in giro per lo stivale, dietro le consolle a spingere musica vera e non il disco del mese, con le dita sulla bomboletta, nei crates dei dischi più sconosciuti, negli studi, dietro i microfoni, in strada. La disillusione porta ad un retrogusto amaro, che stavolta non è stemperato dalla vena sarcastica che era emersa in Melma e Merda e che era seguita; qui ritorniamo alla serietà di Fastidio...se volete è la differenza che passa tra "Pulp Fiction" e "Old Boy". Intro, riferimenti più o meno velati a fatti e persone reali in "1" (pseudometallaro, regina dell'Hip-Hop, Sanremo e I° Maggio, impegnati ad MTV...), uno sguardo sulla società di oggi ("La zona morta"), dove ...la sua realtà è finzione come i suoi reality. Ci vuole "Il 6° senso" (che legnata!) per svoltare la "Pandemia" (un testo veramente ma veramente da pelle d'oca, chiuso da una frase palindroma attribuita al Diavolo...ma quanto legge quest'uomo?!). La vittima continua ad essere la Musica ("Mu-sick"), ma ad ogni gesto corrisponde una conseguenza ("kARMA"), e a conti fatti ...conta solo nome e reputazione... ("Algoritmi"). Di sicuro non contano le ore di presenza su MSN, ma quelle sotto il palco ("Firewire", e ...la rete è infetta/manie da webmaster, filosofia sospetta nostalgia da ghetto blaster... mi ha quasi strappato la lacrima), perché ...la differenza è tra la verità e le chiacchiere... ("Blah blah"). I props al socio Trix che da una vita lo segue/affianca sulla consolle ("D.C.V.D."), lo storytelling di "Insomnia", veramente ansiogeno, prima della "Fine", in cui esplicita l'idea di lasciar perdere tutta la storia. Ma, dopo il dialogo tratto da "Se7en", la riflessione è lecita. Sommerset, nonostante tutta la merda che ha intorno e che non vuole più vedere, non va in pensione ma rimane ad affiancare Mills. Almeno fino al tragico epilogo; dopo non ci è dato sapere.
Insomma, un disco di un altro spessore, di un altro livello. Scritto da un Mmc di un altro spessore, di un altro livello, che concepisce un Hip-Hop di ben altro spessore e ben altro livello rispetto alla monnezza che circola oggigiorno. Se davvero deve essere l'ultimo lavoro di Kaos (e purtroppo ho proprio la sensazione che lo sia) ha dato agli mc's che verranno dopo moltissime questioni su cui riflettere ed un livello da raggiungere abbastanza alto da tenerli impegnati per i prossimi vent'anni. Personalmente mi sento in dovere di ringraziare Kaos; se non ci fossero state le sue parole (so che suona retorico, ma è così) non sarei un b-boy, un appassionato della musica e in definitiva sarei una persona molto, molto diversa...
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