IL PADRE DEGLI ABBA (!?).


E' quasi mezzanotte e sto girovagando da mezz'ora in questo nuovo locale chiamato RAVE MARIA, un posto veramente a-la-pàge, un locale inserito tra i "club più in" della Capitale.
Già all'ingresso, al posto del timbro sulla mano, ti danno una particola, che devi mantenere integra fino all'uscita e solo questo particola(re) la dice lunga.
Dopo i primi metri ti rendi conto di assistere a qualcosa di veramente unico nella storia del "divertimento alternativo romano": ai lati del corridoio ci stanno i 12 apostoli (sei per lato) che ti sventolano enormi foglie di palma mentre un ciuco uscito da qualche circo ti passa davanti(!).
Tutt'intorno ceri e candele peggio di essere in chiesa. Ma non è una chiesa, per fortuna. Non si spiegherebbero quei due finti-preti che pomiciano seduti su quei sgabelloni di fronte al bar. La musica è ancora bassa e riconosco la voce del Ratzinger che canta una simil-omelia su una base house degli Underworld vecchia maniera.
Sulla pedana una splendida verginella sta ballando la sua lap-dance avvinghiata ad un cero di 4 metri d'altezza, posto al centro, che si scioglie via via con lo strusciamento delle belle natiche bollenti della ballerina ormai mezza ignuda.
Veramente suggestivo, penso tra me.
Facessero cose di questo tipo invece della messa domenicale avremmo le chiese gremite di pecorelle smarrite.
Beh... probabilmente solo quelle, rifletto poi.

Mi aggiro guardingo con la mano stretta sul portafoglio infilato nella tasca posteriore: quando si bazzica attorno a preti e suore, la cautela non è mai abbastanza.

"Un Taj Mai" faccio alla barista vestita da ancella con due ali ancorate alle spalle ignude, tenute su da due bretelle stile SS che mi ricorda tanto Charlotte Rampling ne "Il portiere di Notte" della Cavani. La tipa, fumando un Havana di 20 cm, si solleva il berretto da ufficiale nazista e mi guarda con l'occhio ceruleo, col mascara che gli scende fino al collo: "niente alcolici, pecorella mia... solo gassosa e acqua santa: tonica o gassata?". Mi prendo un acqua santa tonica ghiacciata e tiro su piccoli sorsi di santità, mentre sbircio la varia umanità che bazzica.
Una suora sta ballando una sorta di ritmo sudamericano strusciandosi tra due boy-scout mentre sul divanetto una carmelitano scalzo sta facendo il piedino a una catechista neo-ecatumenale che ride sguaiatamente divertita.

"Mh...un uncellino mi ha detto che ci sarà musica della madonna, stanotte..." faccio alla barista intenta a shekerare un redemption-fizz.
"Dicono... c'è un dj che viene da Gerusalemme e dicono che metterà su un disco di KarolDoubleIù"
"Sarebbe?"
"Il secondo nome d'arte del vecchio pontefice... questo lo usava solo quando faceva musica house... mica poteva firmarsi come papa Giovanni Paolo II, no? Il decoro e l'etichetta non lo avrebbero mai permesso..."
"Mh" faccio pensoso mentre il perizoma dell'ancella lap-dancer vola in faccia a un reverendo seduto nel primo tavolino sotto il palco.
"Eccolo..." fa l'Angelo Azzurro der Testaccio, e dopo un silenzio irreale, anticipato da fumi d'incenso provenienti dal basso, parte il disco "Abba Pater" del nostro Karol Nazionale in odor di Santità.
La musica è abbastanza semplice e banale, come prevedevo, un misto tra Gianni Moranti, i canti di chiesa che si fanno adesso durante l'omelia alla domenica e un a certa attitudine alla World-Mistica-New Age. Certo, l'arrangiamento è sontuoso e ricco, come gli ultimi dischi di Renato Zero o il fu Barry White, con tanto di orchestra e violini, ma personalmente trovo la cosa piatta e insignificante per non parlare dei testi: una sorta di patchanka di prediche/preghiere/invocazioni prevedibili e ossessivamente maniacali. La voce del papa è però eterea e stranamente seducente, con quel suo italiano claudicante e sghembo ovattata da un riverbero oserei dire "soprannaturale" (pulita e filtrata da un trio di produttori: Leonardo De Amicis, collaboratore di Riccardo Cocciante e Gianni Morandi (ops!); Stefano Magneti, autore di colonne sonore cinematografiche, e il terzo, Mimmo verduco, autore per Eros Ramazzotti, Lucio Battisti, Anna Oxa, Patty Pravo, Renato Zero, tanto per non smentirsi...)

"Certo che le musiche mi ricordano qualcuno..." faccio pensando a voce alta.
"Gli Abba" fa la barista mentre mi versa la terza acqua santissima con una scorza di limone di Cana.
"Brava... proprio gli Abba si maaa..."
"Tale padre tale figli..." fa la tipa spegnendosi il sigaro sull'avambraccio.
Mi fa cenno col dito di avvicinare l'orecchio e continua a bassa voce, controllando con la coda dell'occhio di non essere spiata.
"Sai... si parla di un errore di gioventù, quel famoso viaggio in Svezia di oltre 60 anni fa... la storia dei 4 figli nati per errore e il tentativo di questi di far rivalere i loro diritti... beh, sembra che sia tutta vera... la sanno in pochi ed è sempre stata tenuta Top Secret per ovvi motivi".
"Mh" faccio pensoso mentre il reverendo salito sul palco, gioca bendato con l'ancella sdraiata supina su di lui.
"Beh, comunque il Karol è stato un grande a prescindere da tutto..." butto lì per rompere il ghiaccio, tracannando in un unico sorso la santa bevanda a -20°C.
I soliti discorsi banali che non fanno mai male a nessuno..
"E chi lo discute..."fa la nazi-barista "dico solo che questa pubblica confessione in forma di titolo poteva tranquillamente evitarsela, no?"
"Certo" proseguo io "che senso ha fare un disco di canzoni para-ecclesiali con testi tagliati e incollati da qualsiasi testo di catechismo ed intitolarlo in questo modo, se non per fare outing... in fin dei conti questi Abba li ha mantenuti alla grande per un sacco di tempo e sono diventati sempre quel che sono diventati, no?"
"Beh, essendo figli di tale padre una spintarella l'avranno anche avuta, non credi?"
"Se è per questo basta avere un prozio in Vaticano che ti fa da vaselina, e uno entra davvero dappertutto..." chiudo brutalmente io.
"Mh" fa la barista mentre mi macchia una ?Suor Pinha Colada? strizzando una mammella piene di latte direttamente nel bicchierone.
Riprende:"Su google ho letto che il cd ha venduto 50.000 copie SOLO il primo giorno ed è arrivato AL MILIONE DI COPIE in due giorni, ma ti rendi conto?"
"Vabbeh, era tutto pianificato e, se mi consenti, prevedibile..."
"E che è stato inciso in Latino, Italiano, Francese, Inglese, Spagnolo non ti sembra bizzarro?"
"Pollitically correct... nella posizione in cui era non poteva certo scontentare nessuno"
"Il disco poi è fatto di 11 brani con arrangiamenti che vanno dal pop al soul, con spruzzate di classica e world"
"Idem come prima" aggiungo.
"Senti qui" legge sul retro del CD "... Il disco è nato per intraprendere un pellegrinaggio interiore verso la casa del Padre celeste, ricco di misericordia; un cammino di conversione nella carità, nella condivisione con i più poveri e nel dialogo con i fratelli. Un pellegrinaggio non solitario ma universale, guidato dal Papa stesso e, attraverso la varietà delle espressioni, delle lingue, delle voci, dei suoni, proposto a tutte le genti; un pellegrinaggio non spettacolare ma interiore, orientato cioè alla ricerca... ohh, UE' Punisher ... ma che fai, DORMI!?!"
"Oh...ehm...scusa, mi capita sempre quando sento parlare in prelatese...era un prelato che parlava così vero? tanto lo so..."
"Beh, in effetti erano le parole di tale Padre Pasquale Borgomeo, il Direttore Generale di Radio Vaticana che ha organizzato tutta l'operazione..."
"Ettepareva! Ormai ho una vera allergia... dopo 40 secondi che sento parlare un prete mi addormento all'istante e faccio sogni omicidi, commetto le peggiori nefandezze e pronuncio le bestemmie più inpronunciabili! Ho provato di tutto ma non c'è niente da fare" dico alla tipa sbirciando le sue tettine a coppa di champagne che spuntano dal reggiseno in lattex.
"Ma insomma... in conclusione di 'sto disco, che te ne pare?!"
"Mh".
La tipa cerca di decifrare il mio brusìo ma capisce che è meglio non insistere.
Mi sto'annoiando a morte e forse stasera deve andare così: stasera faccio il bravo e vado a nanna senza massacrare nessuno.
Sarà ma questo disco una buona azione su di me l'ha pur fatta, fosse così per tutti sarebbe un vero miracolo, mica balle!

Piglio il mio borsone con l'arsenale ed esco quatto quatto dal locale.
Ingoio la particola prima di uscire e mi avvicino alla mia Rav4 perennemente infangata.
Tempo 10 passi e mi si avvicina un ciellino occhialuto e brufoloso: "Ehi, fratello... comprami una copia del CD a 20 euri e ti salverai l'anima, più ne vendiamo e più ci assicuriamo il Paradiso, come dice Don Mazza... divulga con noi la parola del Santo Padre e farai parte della Grande Famiglia di Nostro Signore, stringimi la m...".
Non gli lascio terminare "ano".
Sono partito di capoccia e con un colpo l'ho steso facendo volare la pila dei CD per tutto il selciato: "fratello" lo dici a tua sorella, gli sussurro a zero decibel. Prima di partire faccio un paio di manovre sul ghiaino per assicurarmi la completa distruzione dei CD e quindi lascio il locale stanco e affranto.

Non è tanto il "KarolDoubleIù" che mi stava sulle palle (lasciamo Ratzi fuori da 'sto discorso che non lo posso manco vedere su cartolina...) ... aimè, è tutta questa congrega di servitori, lacchè, burocrati, schiavi, catechisti, vescovi, sotto-vescovi, cardinali, cardiovascolari, valvassori, scribi, scarabei, magnati, magneti, magnoni, ecònomi, agrònomi, neo pentecostali, neo evangelisti, nei sotto cutanei, sorelle di Maria, fratelli di Mario, seguaci di Eva, segaioli della Eva (Henger), smadonnatori dell'altra Eva (quella puttana),insomma...
E' tutto 'sto circo di business & fede che c'è intorno non mi ha mai convinto e probabilmente mai mi convincerà.
Il buon vecchio Karol invece, beh... quello suppongo fosse di un'altra stoffa, un'altra tempra, ma di questo preferisco non parlarne.
Non qui almeno.
Ci sono cose che sottostanno a una legge non scritta, una legge millenaria e spirituale per cui di una cosa, meno se ne parla e più valore acquisisce.
Credetemi e abbiate fede.

Almeno in questo.

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