Il precendente “48:13” per i Kasabian è stato un mezzo passo falso.
Non tanto a livello commerciale (quinto numero uno consecutivo in UK per la band), quanto a livello artistico: difatti, in mezzo a tanti pezzi validi (“Bumblebee”, “Stevie”, “Treat”, “Bow”), ce n’erano altrettanti troppo persi in una spinta elettronica forse troppo marcata e caotica. Probabilmente nasce proprio da questo quanto dichiarato dal chitarrista e compositore Sergio Pizzorno, cioè che il nuovo lavoro sarebbe stato un disco di puro guitar rock.
E così è stato: in questo nuovo “For Crying Out Loud” la chitarra del leader di origini italiane è più presente che mai. Nonostante la scelta fuorviante di scegliere come primo singolo un pezzo come “You’re In Love With A Psycho” (un martellante pop con un ritornello invero un po’ sgonfio, che a conti fatti è la cosa meno incisiva del disco), si viaggia quasi sempre spediti e la penna di Pizzorno sembra ispirata come nei momenti migliori.
Si parte dall’opener “Ill Ray (The King)”, rapida come un proiettile, una sorta di “Blue Orchid” dei White Stripes meno gretta e più danzereccia. Superato il succitato singolo, la carica rock rimane invariata nella granitica “Twentyfourseven”; nessuna traccia dell’elettronica (più o meno di contorno) dispensata nei dischi precedenti, e così sarà (quasi sempre) fino alla fine del lavoro.
“Good Fight” è uno splendido pop rock dagli antichi echi morriconiani, “Wasted” è un bel britpop che richiama alla mente i sottovalutati Kula Shaker (ma senza le loro tipiche influenze orientali). “Comeback Kid”, altro pezzo rock fiammante e diretto, è una buona cosa già anticipata nella colonna sonora del videogame FIFA 2017.
L’unico momento di stanca arriva con i pezzi più lenti, ben costruiti ma a volta un po’ troppo di maniera (soprattutto "The Pary Never Ends” e “All Through The Night”). “Are You Looking For Action?”, invece, è la cosa migliore del disco, e nei suoi otto minuti abbondanti pesca a piene mani tra Happy Modays, Charlatans, fascinazioni da discoteca dei tardi settanta e acid house. Un tripudio, da leccarsi i baffi.
Tutto ciò poco prima che il disco, nel finale, si conceda il pezzo davvero più rock e diretto con “Bless This Acid House”, strepitoso brit dritto per dritto che sembra quasi un outtake del fondamentale “Performance & Cocktails” dei gallesi Stereophonics. Chiude con grande ed autocompiaciuta epicità “Put Your Life On It”, tra Oasis e Lennon solista.
Un disco indubbiamente derivativo ma di grande impatto, questo “For Cying Out Loud”. Un lavoro british nell’anima, nonché un ritorno all’ottimo stato di forma che i quattro di Leicester avevano dimostrato con lo splendido “Velociraptor!”.
Traccia migliore: Are You Looking For Action?
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