KATATONIA - The Black Sessions
Label: Peaceville
Anno: 2005
Tipologia: Compilation
Contenuto: 2 CD + 1 DVD
Genere: Dark Rock/Metal
“Who could see beyond this my darkness?”
Ho sempre detestato i Greatest Hits, le antologie e tutte le varietà di compilation.
Rappresentano quasi sempre una forma subdola di capitalizzazione discografica, il cui mendace intento promozionale spesso e volentieri ignora, o addirittura banalizza, il percorso formativo ed artistico di un gruppo o di un’artista.
L’esigenza compulsiva di un’efficace vendibilità impone alle case discografiche la scelta delle canzoni formalmente più famose e popolari, violentando così un repertorio dove accanto ai classici si nascondono spesso piccole gemme nascoste, e disgraziatamente ignorate, di album idealmente concepiti come opere unitarie ed esclusive.
Lo stesso artwork, che in teoria dovrebbe veicolare l’immaginario estetico-concettuale di un gruppo, viene spesso trascurato e banalizzato, riducendo di fatto l’intera operazione ad un’avvilente raccolta di immagini fotografiche insignificanti, con le solite informazioni contestuali (le canoniche note di produzione e sviluppo).
Qualche volta però esistono gruppi, come i Katatonia, che trasgrediscono questa misera consuetudine, caratterizzando le proprie raccolte con una grande cura per i particolari, ma soprattutto con una classe tale che investe ogni singolo aspetto del prodotto, che solo in questi rarissimi casi riesce concretamente a rappresentare il necessario compendio alla primitiva conoscenza del gruppo stesso.
I Katatonia sono un gruppo straordinario che da anni esplora gli oscuri meandri dell’animo umano, raccontando con suoni e liriche di estrema sensibilità le paranoie occulte della mente (“Dance Of December Souls” - 1993), le angosce dell’esistenza (“Brave Murder Day” - 1996), lo sconforto della solitudine (“Discouraged Ones” - 1998), la desolazione della sconfitta (“Tonight’s Decision” - 1999), la consapevolezza di un’insicurezza indissolubile (“Last Fair Deal Gone Down” - 2001), la caduca fragilità della vita (“Viva Emptiness” - 2003), l’alienazione da un mondo sempre più freddo e distante (“The Great Cold Distance” - 2006).
La presente compilation segue di un anno la pubblicazione della precedente raccolta, “Brave Yester Days” (2004), dedicata al cosiddetto periodo “classico” della band, dove il linguaggio adottato per raccontare l’oscurità era una personalissima interpretazione del Gothic-Doom-Death Metal allora imperante (con tanto di growling vocals), in un contesto temporale che andava dal demo “Jhva Elohim Meth” (1992) fino all’ultimo EP prima di “Discouraged Ones” (“Saw You Drown” - 1997), passando ovviamente per i primi due album (“Dance…” e “Brave…”) e gli altri mini pubblicati nel frattempo (“For Funerals To Come” - 1995, e “Sounds Of Decay” - 1997).
Una doverosa premessa che ci permette di comprendere meglio la natura di questa nostra seconda raccolta, devota invece a rapprensentare il periodo “moderno” dei Katatonia (con vocals pulite), da “Discouraged Ones” (1998) fino a “Viva Emptiness” (2003), dove le sonorità s’impregnano di un Dark Rock/Metal a volte minimalista ed ermetico (“Discouraged Ones”), notturno ed appassionato (“Tonight’s Decision”), poetico ed intimista (“Last Fair Deal Gone Down”), viscerale e profondo (“Viva Emptiness”).
Due cd contemplano con intelligenza e sensibilità un percorso di suoni e canzoni indimenticabili e sincere, fra molti classici importanti, brani meno noti ma ugualmente splendidi, e numerose perle nascoste (tutte le bonus tracks e le b-sides pubblicate in questo periodo, di cui segnalerei l’incredibile “Sulfur” e la stupenda “Wait Outside”), affiancati da un Dvd di un concerto tenuto l’anno prima in Polonia, oltremodo significativo ed emozionante.
Parlare delle singole canzoni è, a mio avviso, impossibile (vista la quantità, ben 30 brani + 15 pezzi live) oltre che inutile, ma mi preme invece elogiare l’immenso splendore di un artwork (ad opera del geniale artista Travis Smith) e di un booklet semplicemente meravigliosi ed esaurienti, l’ideale sintesi della poetica colta e raffinata dell’oscuro universo “katatonico”.
L’unico rammarico rimane chiaramente l’assenza dell’ultimo bellissimo album, “The Great Cold Distance” (2006), uscito purtroppo dopo la pubblicazione della presente compilation, ma per chi avesse avuto la sfortuna di conoscere i Katatonia solo con quest’ultimo disco, o peggio ancora per chi non li conoscesse affatto, consiglio assolutamente di rivolgersi a questa indispensabile collection (per poi magari comprarsi anche tutti gli altri album), per iniziare così un personale cammino verso una musica che, una volta tanto, non si vergogna a presentarsi come “arte”.
CD 1:
01. Teargas
02. Right Into The Bliss
03. Criminals
04. Help Me Disappear
05. Nerve
06. The Future Of Speech
07. Ghost Of The Sun
08. I Am Nothing
09. Deadhouse
10. Passing Bird
11. Sleeper
12. Sulfur
13. No Devotion
14. Chrome
15. A Premonition
CD 2:
01. Dispossession
02. Cold Ways
03. Nightmares By The Sea
04. O How I Enjoy The Light
05. Evidence
06. March 4
07. I Break
08. For My Demons
09. Omerta
10. Tonight’s Music
11. Stalemate
12. Wait Outside
13. Fractured
14. Sweet Nurse
15. Black Session
DVD (Live in Poland):
01. Ghost Of The Sun
02. Criminals
03. Teargas
04. I Break
05. I Am Nothing
06. Sweet Nurse
07. Tonight's Music
08. For My Demons
09. Chrome
10. Future Of Speech
11. Complicity
12. Burn The Remembrance
13. Evidence
14. Deadhouse
15. Murder
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