Mai mi sarei atteso di percepire sensazioni tanto congeniali, ergo intelleggibili (allo sfasciausculto) da un disco di sostanziale [conclamato] "New Rap": è propriamente vero, indi, ché invero non si finisc(i)e giammai di imparare: ciò in maniera esponenziale quando s'è profondissimi pozzi d'ignorantzia quali il quì presente squaglialamiere da mid tallero.
Ad onor della latineggiante (in vino) Veritas e per Agamennonica* correttezza, non si puòte invero del tutto affermare ché lo squinternato postulato posto in essere dal cataclismatico Keiji-MC e dall'octupussyano DJ-Tatsuya rispetti propriamente del tutto i sacrosantissimi crismi del suddetto de-genere: si converrà méco (con me: per i meno adusi al pre-italico) ché chitarra rovinosamente sfracellata e batteria sadicamente e scientificamente randellata, nella accezione comune di Rap, non rappresentano sicuramente gli ingredienti calzanti allo scopo, ma tant'è: d'altronde (come ben redarguito nel relativo titolo) trattasi di New (Rap): se usassero i noti/abituali moduli espressivi non sarebbe stato il caso di definirlo con cotanto innovatore suffisso (or not ?).
Ordunque la presunta mattonata progressist-hip hop in quaestionem si configura al dolorosissimo ma divertito e divertente lato pratico quale beffardo, scellerato, efferato, scardinante assalto alle (semi-infartuate) coronarie oltreché al trasecolato apparato uditivo: l'irrefrenabile, rantolante, sconquassato, opprimente, vulcanico chitarrismo del buon Messere Keiji viene dinamitardamente mescolato/sovrapposto/implementato al baillamme/bordello ritmico percussivo architettato dall'elefantiaco Yoshida: ogni millimetro quadro di tappezzeria sonora estroflessa viene vorticosamente risucchiato, scandagliato, tramortito, estrogenato, infarcito ad libitum da schiumosi, sfavillanti, schiamazzi strumentali e vocalici di ogni razza-e-specie (esemplare in tal senso la delirante "Lower East Side"); per giunta, e tra le altre follie rap-presentate, annoveriamo le completamente assurde, damnatio ad bestias-vocals "squittitrici", contenute nella disumana "West Broadway", del nostro lungocrinito et "fascinoso" guitar-hero.
Costrutto moderatamente ostico (soprattutto se si testardamente persevera nel gestirlo quale ipotetico rap-trabajo..), frantumato, frammentato, sound-iconoclasta, irto et notevolmente sfibrante alla complessiva et integrale origliazionem codesto episodio NU-Rap Tzadikiano: d'altronde, chi volete possa albergare dietro cotanta fenomenologica musico-astrusitàde ?
YO Man!
* et non mi riferisco, razza di cordiali pazzi chè mi seguiste generosamente fin quaggiù, all'Agamennone Omerico (troppo facile: tzè), bensì a quel noto gentiluomo del Signor Giovanni Agamennone, (Rieti 1858, Roma 1949), sismologo, il quale fu Direttore del Regio Osservatorio Geodinamico in Rocca di Papa (Roma): personcina di una squisitezza et correttezza senza pari [almeno spero].
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