Capita a volte che un genere come il power riesca anche a sorprendere. Se infatti negli ultimi anni la vena più melodica del metal non era riuscita a dare alla luce album degni di nota questo "Heaven's Gate" dei norvegesi Keldian stupisce per freschezza e proposta musicale. Non siamo difatti davanti ad un'opera puramente power me bensì ad una fusione tra l'hard rock scandinavo, la new wave e anche lo space rock.
I Keldian sono in realtà un duetto formato da Christer Andresen e Arild Aardalen che con tale album sono risuciti a farsi un nome nel panorama europeo. Musicalmente la band si avvicina ai maestri finnici del genere: vedi quindi Stratovarius e Sonata Arctica. Ma come detto prima attraverso soluzioni "nuove" e inaspettate riescono a creare brani accattivanti ma allo stesso tempo delicati.
Questo addentrarsi in vari generi musicali merita attenzione in quanto unici a farlo nel loro campo. L'accoppiata "Heart Of The Sun" e "Requiem For The Light" dimostra le buone capacità tecniche del gruppo. Oltre a ciò il loro "indagare lo spazio" che si riflette anche nell'atmosfera dei brani risulta quantomai azzeccata. In questo senso grande importanza la assumono le tastiere che fanno il loro lavoro senza stravolgere i ritmi grazie ad un utilizzo mai troppo pomposo e calcato.
E se "Redshift" rappresenta un brano sognante e atmosferico impreziosito da una voce femminile, "Salvation" e "Beyond The Stars" sono invece gli unici episodi che suonano come qualcosa di già sentito. I Keldian riescono comunque a crare song originali senza preziosismi o complicate soluzioni musicali. Emblematica la stupenda "Plains Of Forever" evocativa, raffinata, sinfonica. L'atmosfera e il pathos sembrano uscire dagli ultimi lavori degli Ulver. Una song che manifesta l'anima più progressive e space della band.
"Heaven's Gate" è un gran bell'album che merita sicuramente l'attenzione degli appassionati. I norvegesi sono riusciti a ridestere un po' di interrese in un genere sempre più bistrattato. Questo platter si presenta quindi come un piccolo gioello nell'ambito di un mercato discografico power sempre più intasato dalla mediocrità di "gruppi clone".
- "Crusader" (3:34)
- "Heart of the sun" (3:55)
- "Requiem for the light" (3:54)
- "Heaven's gate" (4:20)
- "Redshift" (5:58)
- "Salvation" (4:53)
- "Sundancer" (4:31)
- "Prophecy" (4:17)
- "Beyond the stars" (3:39)
- "Plains of forever" (8:41)
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