Leggenda vuole che questa ossigenatissima et deliziosa cerbiatta di belle speranze provenga dalla vicina Estonia: ben venga l’integrazione e l’interscambio culturale tra etnie e culture diverse.

Il fatto che sia completamente afona, dotata di timbriche/capacità vocali che hanno dell’improbabile che comunque non Le impediscono di regalarci questo poliedrico, estrogenato, indigeribile polpettone pop/rock-gothic (gothic?) che riesce a far sembrare gli Evanescence un gruppo colto-avanguardista mi lascia, sinceramente, vieppiù esterrefatto.

Il tutto è articolato in ben 12 canzoni, tracc(i)e, confezioni, blisters, packages talmente standardizzati e seriali da suggerire immediata l’impostazione merceologica atta al surrettizio consumo dello stesso: fra i cellulosici sanitari potrebbe essere la naturale collocazione ad hoc.

La gentile clientela è pregata di accomodarsi alla Cassa 2 per acquisti non superiori ai 10 pezzi.

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