Siamo di fronte ad un capolavoro. Il primo film che mostra le differenze di tradizioni, costumi e storia tra gli indiani d'America e i bianchi. Il primo film che indaga la società indiana in maniera viscerale. Il primo film che mette a nudo la violenza dell'invasore bianco nei confronti dei pellerossa.

Diretto da Kevin Costner e uscito nel 1990, "Balla coi lupi" si è consolidato nel tempo come una delle più interessanti e drammatiche opere cinematografiche della storia del cinema moderno. I temi trattati, ma soprattutto la profondità con cui vengono messi su pellicola hanno fatto della prima opera di Costner alla regia uno dei cult degli anni novanta.

Il film è ambientato durante la guerra di secessione americana nell'anno 1864. Protagonista della lotta è il tenente John Dunbar (interpretato dallo stesso Costner) che dopo un atto eroico chiede di essere trasferito in un avamposto militare posizionato nel confine a ovest, al fine di "vedere la frontiera prima che scompaia". Giunto sul posto troverà il luogo abbandonato ed egli sarà l'ultimo baluardo ad aspettare l'arrivo dei militari. Ma i soldati tardano ad arrivare e tutte le sue attenzioni si concentrano su un cavallo, un lupo e un diario. Fino a quando incontrerà una tribù di Sioux...

"Balla coi lupi" è un film con un intento complesso: rappresentare in modo "pittoresco" la lenta distruzione degli indiani d'America. Una "demolizione razziale" che avviene a causa del continuo espansionismo dei bianchi, alla loro violenza, al loro voler a tutti i costi rivendicare qualcosa che non gli appartiene. I bianchi che però si possono dimostrare amichevoli, generosi, addirittura sorprendenti. Kevin Costner ci mostra il contatto tra le due "parti" come sarebbe avvenuto nel 1864:le difficoltà di lingua, un primo approccio a "zucchero e caffè", il rispetto crescente, il reciproco imparare la lingua di quello che dovrebbe essere definito "nemico". Non accade quindi (come è invece successo altre volte) che improvvisamente tutti sanno parlare la lingua di tutti, ma anzi i sottotitoli saranno un compagno sempre presente nella pellicola.

Quest'opera cinematografica, connubio inscindibile di drammaticità, ironia e avventura, è riuscita a coniugare perfettamente la spettacolarità con una grande veridicità storica. A far da cornice Costner con una regia ai suoi massimi livelli, una colonna sonora maestosa, e una narrazione epica che pone al centro come vero fulcro i personaggi. Personaggi che sono rappresentati con i loro conflitti psicologici interiori, le loro paure ma anche il loro spirito ironico e amichevole. Il regista pone inoltre grandissima attenzione ai paesaggi, raffigurati in tutta la loro bellezza.

Avventura e amicizia:quella con "due calzini" ovvero il lupo, e quella con Cisco il cavallo. Ma soprattutto un'amicizia insperata tra due popoli completamente diversi ma che tanto sembrano avere in comune.

Le quasi quattro ore di "Balla coi lupi" ci mostrano le nefandezze dell'uomo bianco ma ci fanno anche vedere un legame umano di commovente amicizia da parte di un popolo che riesce ad accettare come loro un uomo bianco...

Il contatto con la natura. L'immergersi nelle sconfinate praterie del South Dakota. Trovare se stesso. Trovare il perchè ad un conflitto inutile. Abbandonarsi all'amicizia, all'amore, alla vita...

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